Addio a Skype. Il 5 maggio Microsoft spegnerà la storica app pioniera delle chat e delle comunicazioni audio e video online lanciata nel 2003. Convergerà in Teams, piattaforma della stessa società di Redmond più dinamica e con a bordo l’intelligenza artificiale. Questo per adattarsi alle ormai più moderne modalità di comunicazione e stare al passo con la concorrenza dei vari Zoom, Google Meet e WhatsApp.

Come avverrà la transizione da Skype e Teams

«Il modo in cui comunichiamo si è evoluto notevolmente nel corso degli anni, razionalizziamo le nostre offerte in modo da poterci adattare più facilmente alle esigenze dei clienti – afferma in un annuncio ufficiale Jeff Teper, President Microsoft 365 Collaborative Apps e Platforms -. Skype è stato parte integrante della definizione delle comunicazioni moderne e del supporto di innumerevoli momenti significativi e siamo onorati di aver fatto parte di questo percorso».

«Con Teams gli utenti hanno accesso a numerose funzionalità già usate con Skype», ha aggiunto l’imprenditore, annunciando che nel periodo transitorio gli attuali utenti Skype potranno registrarsi gratuitamente a Teams, esportando nell’applicazione i propri dati, contatti e la cronologia delle chiamate. Allo stesso modo, in questa fase gli utenti di Teams potranno comunicare con gli utenti Skype e viceversa. Secondo dati ufficiali del febbraio 2023, oltre 36 milioni di persone si connettono a Skype ogni giorno.

Perché Microsoft vira su Teams

Nonostante i numerosi tentativi di rilancio, l’integrazione in Windows e anche in Xbox, Skype non è riuscita negli ultimi anni a tenere il passo all’evoluzione del mercato. Il colpo di grazia è arrivato con la pandemia. È in questo momento che ha perso il primato di strumento primario per la comunicazione a distanza con l’avanzata di concorrenti più agili. Come per l’appunto Zoom, Meet e anche WhatsApp.

I loghi di Skype e Teams

Progressivamente l’azienda di Redmond ha dirottato risorse, attenzioni e aggiornamenti su Teams inizialmente concepito per le aziende e poi aperto al mondo consumer. E non è un caso che proprio Teams ora prenda l’eredità di Skype. «Con Teams – sottolinea Microsoft – gli utenti hanno accesso a molte delle stesse funzionalità principali che utilizzano in Skype come chiamate individuali e di gruppo, messaggistica e condivisione di file. Inoltre, Teams offre funzionalità avanzate come l’organizzazione di riunioni, la gestione dei calendari e la creazione e l’adesione a community gratuite. La società di Redmond rende noto che «320 milioni di persone utilizzano già Teams come hub per il lavoro di squadra, negli ultimi due anni i minuti trascorsi in meeting dagli utenti è cresciuto di quattro volte».

La storia di Skype

Skype, pioniere delle comunicazioni via Internet gratis con la tecnologia Voip è stata fondata nel 2003 da Niklas Zennstrom e Janus Friis. Già noti al popolo di Internet per Kazaa, erede di Napster, e uno dei primi e controversi servizi di file-sharing. È poi stata acquisita da eBay nel settembre 2005 e successivamente, nel novembre 2009, da un gruppo di investitori guidato da Silver Lake. Nel 2011 Microsoft se l’è aggiudicata per 8,5 miliardi di dollari, una delle prime acquisizioni che ha fatto rumore nel mondo della tecnologia. Nel 2013 Skype ha sostituito Windows Live Messenger (comunemente chiamato Msn), la storica piattaforma di messaggistica istantanea. Ora lo stesso destino tocca proprio a Skype con Teams.