Per il 13esimo anno consecutivo il Massachusetts Institute of Technology (MIT) si classifica al primo posto della “QS World University Rankings 2025“. Con 1500 università in 106 paesi, è l’unica classifica del suo genere che si occupa di occupabilità e sostenibilità. I risultati si basano sull’analisi di 17,5 milioni di documenti accademici e sulle opinioni di oltre 280.000 esperti tra docenti accademici e datori di lavoro.
La classifica delle università italiane
Nella classifica 2025 Qs, continuano i passi avanti del Politecnico di Milano (111° a livello globale), che si conferma ancora una volta come migliore università italiana. Sono 16 le posizioni guadagnate rispetto allo scorso anno a testimonianza dell’eccellenza dell’ateneo che ha ottenuto il punteggio più alto a livello nazionale per la “Reputazione presso i datori di lavoro”, posizionandosi all’82° posto a livello mondiale, in crescita di 17 posti rispetto alla scorsa edizione.
Fa bene anche La Sapienza Università di Roma, secondo ateneo di punta in Italia, che sale al 132° posto a livello mondiale. La Sapienza ha mostrato una performance notevole nell’indicatore “Rete di Ricerca Internazionale” (41esima al mondo). Inoltre, ha ottenuto un risultato lodevole nell’indicatore “Risultati Occupazionali dei Laureati”, piazzandosi 87esima.
In terza posizione in Italia c’è l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, 133esima a livello mondiale (era 154esima l’anno scorso). L’Università di Bologna ha ottenuto ottimi risultati quanto all’indicatore “Reputazione Accademica”, classificandosi al 69° posto a livello globale, in salita di sei posizioni.
Per quanto riguarda le altre università italiane, quella degli Studi di Padova (236esima) si piazza tra le prime 100 al mondo per la rete internazionale di ricerca (79esima) e al 110° posto per l’indicatore della “Sostenibilità”. Il Politecnico di Bari (580°) ha ottenuto un ottimo un risultato nell’indicatore “Citazioni per Docente”, classificandosi al 129° posto a livello mondiale.
I migliori atenei al mondo
A livello globale gli Stati Uniti guidano con 197 istituzioni, seguiti dal Regno Unito (90) e dalla Cina continentale (71). Dopo il MIT, la classifica 2025 Qs vede l’Imperial College di Londra al secondo posto, mentre l’Università di Oxford (Gran Bretagna) rimane al terzo posto e quella di Harvard (Usa) al quarto. Perde tre posizioni l’Università di Cambridge (Gran Bretagna), quinta. Dalla sesta alla decima posizione troviamo, in ordine: Stanford University (Usa), ETH Zurich (Svizzera), National University of Singapore (Singapore), UCL (Gran Bretagna), California Institute of Technology (Usa).
L’ascesa delle università cinesi
La classifica Qs sull’occupabilità e la sostenibilità indica che il Regno Unito ospita tre dei primi cinque istituti al mondo, ma più della metà dei suoi atenei hanno perso posizioni.
L’Università di Toronto (Canada) riceve il punteggio più alto al mondo per la Sostenibilità, con UBC (quarta) e Western University (decima) tra le prime dieci per questo indicatore.
Otto degli atenei australiani più quotati hanno migliorato la loro posizione quest’anno. Tre istituzioni australiane sono tra le prime 20 a livello globale.
Tra le prime 100 università cinesi, quattro sono in ascesa. L’Università di Pechino (14esima) è la numero uno nazionale, salendo di tre posti. L’India ha mostrato un progresso notevole: il 91% delle sue 46 università classificate salgono, rimangono stabili, o sono nuovi ingressi. Indonesia, Pakistan e Turchia registrano miglioramenti degni di nota. L’America Latina ha quattro università tra le prime 100: Universidad de Buenos Aires, Pontificia Universidad Católica de Chile, Universidad Nacional Autónoma de Mexico e Universidade de São Paulo. KFUPM dell’Arabia Saudita (101esima) è l’istituzione araba più quotata. L’Università di Cape Town (171esima) è la leader in Africa.