Una bella novità per le matricole e gli studenti universitari: il prossimo anno accademico, in tre atenei milanesi si pagheranno meno tasse. Infatti, le università Bicocca, Statale e Bocconi hanno deciso di rimodulare i costi e le modalità di accesso alle borse di studio, in modo da favorire gli studenti meno abbienti e diventare più inclusive.
Università Bicocca: innalzata la no tax area
Le agevolazioni non sono uguali per tutti e tre gli atenei. Per quanto riguarda l’università Bicocca, il consiglio di amministrazione ha deciso di innalzare la no tax area fino a € 27mila euro, con una ulteriore riduzione fino a 28mila euro. Il numero degli studenti che saranno completamente esentati dalle tasse dovrebbe arrivare a circa 16mila, cioè il 43% del totale. Per l’ateneo questa novità implicherà un costo pari a circa 430mila euro.
Novità anche alla Statale
Simile il caso dell’università Statale, dove però la no tax area è stata estesa ai redditi fino a 30mila euro. In totale, circa 27 mila studenti dovrebbero essere esonerati dal pagamento della seconda rata universitaria, che varia in base al reddito delle famiglie.
Attualmente gli studenti esonerati erano 19mila. Facendo un rapido calcolo, a usufruire di questa agevolazione sarà circa il 50 per cento degli studenti. Inoltre, è stato innalzato anche l’Isee massimo: da 75mila euro a 80mila.
Università Bocconi: aiuti per 50 milioni
Anche l’università Bocconi ha introdotto nuove agevolazioni per gli studenti. L’ateneo, che è specializzato in economia e finanza, mira a calibrare gli aiuti a quelle che sono le reali condizioni economiche delle famiglie. Lo scopo è rendere l’università più inclusiva. Di conseguenza, a partire dal prossimo anno il sostegno dell’ateneo a chi intende frequentare i corsi di laurea triennale e gli studi di legge passerà dagli attuali 37 milioni di euro a 50 milioni.
Cosa succede nel resto d’Italia
I provvedimenti degli atenei milanesi sono tanto più importanti se si considera che, a livello nazionale, la no tax area per gli atenei pubblici introdotta dal Miur nel 2017 riguarda le famiglie con Isee sotto i 13mila euro. Per quelle con Isee fino a 30mila euro sono, comunque, previste forti agevolazioni.
Università, il 7,3% degli iscritti si ritira
Gli aiuti agli studenti meno abbienti sono, inoltre, fondamentali per consentire ai ragazzi di intraprendere un percorso universitario e portare a termine gli studi. Una cosa, quest’ultima, che non è affatto scontata. Basti considerare che secondo un report del Ministero dell’Istruzione e del Merito, dopo la pandemia di Covid-19 in Italia si è registrato un record di abbandoni al primo anno universitario, pari al 7.3% degli iscritti. Tra i motivi principali di questo fenomeno, ci sono le difficoltà economiche delle famiglie.
In città come Milano, dove il costo della vita è molto elevato, iniziative come quelle dell’università Statale, della Bocconi e della Bicocca sono fondamentali per l’affermazione del diritto allo studio.