Ci sono ancora molte domande senza risposta nella vicenda di Vignale di Traversetolo, nel Parmense, dove in una villetta sono stati trovati i resti di due neonati sepolti in giardino. Accusata Chiara Petrolini, una 21enne, che viveva lì con la famiglia. Attualmente la giovane si trova agli arresti domiciliari, ma la procura ha chiesto il carcere.

Il ricorso della procura di Parma

La procura di Parma ha presentato appello contro l’ordinanza con cui il Gip di Parma ha disposto i domiciliari per Chiara Petrolini e ha chiesto che la ragazza sia mandata in carcere. Il Gip aveva, infatti, respinto la richiesta fatta dalla procura per soppressione di cadavere, ritendendo il reato occultamento di cadavere. A motivare la decisione della procura è stato lo stesso procuratore Roberto D’Avino con una nota che ripercorre la vicenda e tira in ballo anche il ruolo dei genitori.

Perché la richiesta del carcere per Chiara

Nel suo provvedimento il Gip aveva ritenuto sufficienti gli arresti domiciliari, con il divieto di comunicare con persone diverse da coloro che coabitano con l’indagata, anche in ragione del controllo che sarebbe stato fatto dai familiari conviventi. Una conclusione non condivisa dalla procura, «non potendosi affidare a terzi – ha detto il procuratore – nella specie, peraltro, a quegli stessi genitori che mai di nulla si erano accorti di ciò che avveniva in casa propria, il buon esito e l’efficacia degli arresti domiciliari». La Procura ha, quindi, fatto appello, chiedendo che il seppellimento del secondo neonato venga classificato come soppressione di cadavere e che per tutti i reati ipotizzati (omicidio volontario aggravato per il neonato morto ad agosto e per soppressione di cadavere dei due neonati) sia applicata la custodia cautelare in carcere.

La prima intervista del fidanzato di Chiara

Altro protagonista, suo malgrado, di questa vicenda è l’ex fidanzato di Chiara Petrolini, il padre dei due bambini. Il giovane ha parlato per la prima volta davanti alle telecamere de Le Iene, raccontando la propria versione dei fatti. “Tra il primo e il secondo bambino c’è stato un anno di stop – ha svelato -, fino a che mi ha chiesto di rivederla, e io ci sono cascato un’altra volta. Però, allo stesso tempo penso che se non ci fossi mai cascato probabilmente non si sarebbe saputo nulla del primo bambino».

Nessuna traccia delle gravidanze

Il ragazzo ha, poi, affrontato la questione più spinosa. «La domanda che si fanno tutti è: ‘Ma come fai a non accorgertene?’, lei era normale, non cambiava mai. Dal giorno che ci siamo fidanzati fino all’ultimo non l’ho mai vista cambiata, non l’ho mai vista star male. Non si notava nulla, né il seno, né la pancia, né il corpo, niente di niente. Neanche nei suoi atteggiamenti. Io immagino che all’ottavo, al nono mese avesse più paura che si potesse vedere la cosa o che comunque si potesse notare qualcosa, ma non notavi niente. Cambi d’umore? Era una maschera».

Il rapporto tra Chiara e il fidanzato

Il giovane ha raccontato all’inviata de Le Iene l’inizio del rapporto con Chiara, quando avevano solo una quindicina di anni. «Il primo bacio è stato in discoteca, oggi è come se fosse un ricordo sporcato. L’anno scorso, a settembre, quando ci siamo rimessi insieme mi sono tatuato sul polso il suo nome. Prima che succedesse tutta questa cosa, nella relazione, lo str…o ero io, e lei quella che mi riportava sempre sulla strada giusta. Riusciva a tenermi dritto, davvero. Quello che ha fatto va contro la persona che era per me. Proprio l’esatto opposto di quello che è ora. Io per lei avrei fatto di tutto. Pensi che magari hai trovato la persona giusta, quella che ti cambia, poi, da un momento all’altro si trasforma nella persona che potrebbe rovinarti tutta la vita. E questo è stato quello che veramente mi ha fatto più male di tutto».

La scoperta dei bambini in giardino

Il ragazzo ha svelato alle telecamere del programma di Italia1 cosa è successo il giorno del primo ritrovamento, quando Chiara era in vacanza con la famiglia a New York. «Il giorno che hanno trovato il primo bambino mi ha mandato un messaggio: ‘Hanno trovato un bambino in casa mia. Siamo scioccati‘. Per me era tutto strano, non lo collegavi a lei, non volevo entrare nel merito per non rovinarle la vacanza. Poi mi chiamano i carabinieri. Veramente brutto, non sai cosa fare perché sei consapevole di non aver fatto nulla, cioè, non sei stato tu a fare tutto ma c’entri, in qualche modo c’entri. Io all’inizio pensavo che la stessero raccontando, non ci credevo. Tutt’ora fatico a realizzare».

I nomi dei neonati

Infine, ha detto: «Non abbiamo mai, neanche per scherzare, parlato di bambini. Non era nemmeno tra i miei piani, ma se fosse successo me lo sarei tenuto. Secondo me perché l’ha fatto? Per il giudizio degli altri. Ci teneva al giudizio delle altre persone, infatti rigava dritto in tutto, non c’era mai una cosa fuori posto. Se lei li avesse voluti tenere io non mi sarei tirato indietro». Il ragazzo vorrebbe dare un nome ai bambini. «Vorrei che il primo bimbo, nato a maggio 2023, si chiamasse Domenico, il nome del mio migliore amico – aveva svelato -. Il secondo Angelo, perché grazie a questo bimbo trovato in giardino abbiamo scoperto tutto questo orrore».