Le Fate azzurre della ginnastica a squadre conquistano una storica medaglia d’argento alle Olimpiadi di Parigi. Era dai Giochi di Amsterdam 1928 che il nostro Paese non raggiungeva il secondo gradino del podio in questa specialità. Protagonista della straordinaria prestazione ai Giochi 2024 il quintetto formato da Angela Andreoli, Alice D’Amato, Manila Esposito, Elisa Iorio e Giorgia Villa.
Eguagliata dopo 96 anni l’impresa delle “piccole pavesi”
Le ginnaste italiane hanno eguagliato l’impresa che la squadra femminile italiana compì nel 1928, ad Amsterdam, unica medaglia finora conquistata da un team azzurro nella disciplina: 96 anni fa le nostre campionesse erano state soprannomina le “piccole pavesi”. Nella ginnastica artistica femminile l’Italia aveva vinto soltanto un’altra medaglia, l’argento con Vanessa Ferrari nel corpo libero ai Giochi di Tokyo 2020.
Azzurre della ginnastica dietro il dream team di Simone Biles
Dominatrici incontrastate della gara le ginnaste americane trascinate dalla superstar Simone Biles, tornata grande protagonista dopo il “blackout” vissuto a Tokyo. Alle spalle delle azzurre, il Brasile, che ha superato la Gran Bretagna. Delusione per le atlete cinesi classificatesi seste.
Ginnastica, la fantastica prestazione delle italiane
Nell’Arena Bercy il quintetto azzurro ha firmato una prestazione straordinaria. Tra volteggio, parallele asimmetriche, trave e corpo libero l’Italia ha condotto una gara perfetta senza mai un attimo di cedimento. Angela Andreoli, Alice D’Amato, Manila Esposito, Elisa Iorio e Giorgia Villa avevano chiuso al secondo posto le eliminatorie, dietro alle irraggiungibili americane, e hanno ripetuto il piazzamento nella finale al termine delle quattro rotazioni in cui hanno sempre gareggiato accoppiate agli Usa, regalando spettacolo pari quasi a quello della fuoriclasse di questo sport.
Andreoli: “La Biles? Mi ha fatto i complimenti”
Dopo la “medaglia di cartone” di Tokyo, l’imprese delle Fate a Parigi, in lacrime e quasi incredule dopo la gara, rappresenta un nuovo inizio per l’intero movimento della ginnastica azzurra. “Avevo ansia – le parole a caldo di Angela Andreoli – sapevo che dal mio esercizio passava il podio, ma le mie compagne sono venute da me a dirmi di rilassarmi e divertirmi e sono riuscita a fare il mio esercizio bene. È l’emozione più grande che abbia mai provato, che mi ripaga di tutti i sacrifici fatti: rinunci alla tua vita da adolescente per inseguire il sogno delle Olimpiadi e coronarlo con l’argento dietro gli Stati Uniti…”. “La Biles? Mi ha fatto i complimenti”, ha aggiunto. Anche per Elisa Iorio, che ha fatto la finale da infortunata gareggiando solo alle parallele, “l’emozione è tanta, abbiamo raggiunto un obiettivo storico. La dedica? Alla mia famiglia, al mio ragazzo che mi sostiene, fa lo stesso sport e mi capisce, e poi a tutte le persone che ci supportano”. “Ieri sera ho fatto veramente fatica ad addormentarmi – racconta invece Manila Esposito -. Non ho le parole per descrivere come mi sento in questo momento. Siamo state brave a mantenere la concentrazione fino alla fine”.
“C’è tanto lavoro alle spalle e tanto stare insieme, siamo una famiglia. Abbiamo lavorato tanto, con principi sani, abbiamo anche saputo perdere e quando una entra dà sempre il suo contributo, è questo il nostro punto di forza – le parole del direttore tecnico Enrico Casella -. Abbiamo cercato di dare uno
spirito di squadra e le ragazze lo hanno percepito in pieno, sapendo reagire. C’è sempre stata la capacità di non abbattersi, di non piangersi addosso, nemmeno quando Elisa Iorio si è fatta male”.