L’Italia del tennis entra nella storia alle Olimpiadi di Parigi 2024. Dopo il bronzo di Lorenzo Musetti, Sara Errani e Jasmine Paolini portano a casa un oro leggendario nel doppio femminile. Le due tenniste azzurre hanno vinto contro le russe Mira Andreeva e Diana Shnaider dopo un incontro durato un’ora e 25 minuti. Il punteggio: 2-6, 6-1, 10-7.

Olimpiadi, Errani e Paolini: una partita difficile

E dire che al primo set Sara & Jasmine sembravano in difficoltà. «Ero parecchio tesa, faticavo a colpire, continuavo a dirmi svegliati, svegliati, ma le gambe restavano addormentate», ha spiegato alla fine del match Jasmine Paolini. A cambiare le sorti della partita è stato un sorriso.

Simona Errani e Jasmine Paolini

Tennis, un sorriso cambia tutto

Dalla tribuna, gli spettatori hanno visto Sara Errani sorridere alla compagna. «L’ho fatto di proposito», ha spiegato lei, «mi sono accorta che Jasmine non riusciva a sbloccarsi e le ho detto siamo qui, vediamo di godercela». In fondo, un anno fa, quando avevano deciso di unirsi per tentare l’avventura dei Giochi Olimpici di Parigi lo avevano fatto proprio con l’intento di giocare divertendosi.

La strategia del sorriso di Sara Errani ha funzionato. Ma anche quella messa in campo dalle tue tenniste, che hanno costretto le rivali a cambiare gioco. «In tutto il torneo, sono sempre andata a rete prima possibile», ha spiegato Errani al Corriere della Sera, «ma non stava funzionando. Allora mi sono detta: sto a fondo anche io. Abbiamo capito subito che così le abbiamo obbligate a pensare, facendole cadere dalla nuvola dove si trovavano».

Olimpiadi, l’impresa di Novak Djokovic

Se l’Italia è entrata nella storia – nessun Paese può vantare due medaglie, un bronzo e due ori, all’Olimpiade – c’è un tennista, non italiano, che è entrato nella storia conquistando l’ultimo titolo che mancava alla sua straordinaria bacheca, dove brillano i 24 titoli dello Slam. È il serbo Novak Djokovic, che ha vinto la medaglia d’oro nel singolare maschile di tennis battendo lo spagnolo Carlos Alcaraz.

Per raggiungere il suo obiettivo ci ha messo cinque Olimpiadi. E quando c’è riuscito, è scoppiato a piangere con la testa nascosta nell’asciugamano.

Novak Djokovic

L’abbraccio con la figlia

«Ho dato cuore e anima per questo oro, il mio primo a 37 anni», ha detto Djokovic dopo che è corso in lacrime ad abbracciare la sua bambina e la sua famiglia, «sono scioccato, è stata una partita intensa, tre ore per soli due set».

Ha aggiunto: «Questa è la mia quinta Olimpiade, e non ero mai riuscito ad andare oltre la semifinale. Ma una volta arrivato fin qui, pensavo che comunque una medaglia l’avrei presa. Ho messo tutto me stesso per vincere l’oro olimpico a 37 anni, e finalmente ce l’ho fatta». E a che gli ha chiesto se, dopo aver vinto tutto, pensa al ritiro, ha risposto: «Non finisce qui».