Gli atleti sono a caccia di record sempre più ambiziosi, a volte ritenuti irraggiungibili fino a pochi anni fa, grazie alla preparazione fisica, all’alimentazione, a nuovi materiali. Ma anche i capelli e il loro attrito contro l’aria possono rappresentare un freno per coloro che praticano discipline come la velocità o il salto in lungo. Gare dove un centesimo di secondo o qualche millimetro possono fare la differenza per vincere o, visto che siamo in piene Olimpiadi, portarsi a casa o meno una medaglia.

Cuffie per capelli per le velociste e le saltatrici in lungo?

Un team di ricercatori dell’Università Heriot-Watt di Edimburgo ha studiato proprio l’incidenza della chioma delle atlete nell’economia di una competizione sui 100 metri. E sono giunti alla conclusione che atlete come la giamaicana Shelly-Ann Fraser-Pryce e la statunitense Sha-Carri Richardson, famose per le loro capigliature fluenti, potrebbero correre ancora più velocemente se indossassero delle apposite cuffie.

Capelli e sprint, studiata l’aerodinamica di 10 acconciature

In vista delle Olimpiadi di Parigi 2024, il team ha studiato l’aerodinamica di 10 acconciature diverse e 20 stili di abbigliamento diversi nel salto in lungo e nei 100 metri. Sebbene la ricerca – che sarà pubblicata sul Journal of Wind Engineering & Industrial Aerodynamics – si sia concentrata solo sulle atlete, i risultati potrebbero essere applicati anche agli uomini con i capelli più lunghi.

Sha-Carri Richardson
Sha-Carri Richardson

I ricercatori hanno utilizzato manichini di plastica a grandezza naturale in una galleria del vento, combinandoli con calcoli numerici e modelli di fluidodinamica computerizzata, per testare le diverse combinazioni di acconciature e vestiti. Nella specialità del salto in lungo, sono state studiate 28 diverse posizioni di salto.

I capelli lunghi e ricci rallentano “notevolmente” gli atleti

Gli scienziati, conducendo lo studio sugli effetti delle diverse acconciature, hanno scoperto che i capelli lunghi e ricci rallentano “notevolmente” gli atleti. «È sorprendente che, perfino per gli atleti di alto livello, le cuffie per capelli non siano quasi mai state utilizzate nel salto in lungo e nei 100 metri», ha affermato Bert Blocken, che ha diretto lo studio. Nel salto in lungo, i ricercatori hanno scoperto che i capelli lunghi e ricci e gli abiti larghi possono ridurre la distanza del salto fino a 10 centimetri. Nella corsa veloce dei 100 metri, la stessa combinazione può ridurre il tempo finale fino a 0,07 secondi.

Shelly-Ann Fraser-Pryce
Shelly-Ann Fraser-Pryce

«La resistenza aerodinamica può far perdere una medaglia d’oro»

Bert Blocken, esperto di aerodinamica dell’Università Heriot-Watt, ha affermato: «Ancora oggi persiste tra alcuni atleti e i loro allenatori un equivoco sorprendente: la resistenza aerodinamica non sarebbe significativa nelle gare di atletica leggera». Una convinzione errata, secondo Blocken, tanto più che «sport più veloci come il ciclismo, il pattinaggio di velocità e lo sci» tengono conto da decenni dell’impatto di dell’abbigliamento e dell’acconciatura. «Tuttavia la nostra ricerca dimostra che questa opinione è fondamentalmente sbagliata e che l’acconciatura e l’abbigliamento possono causare una notevole resistenza nel salto in lungo e nelle gare di velocità sui 100 metri». «In entrambe le gare – ha concluso l’esperto – l’impatto sulla prestazione è sufficiente a far perdere la medaglia d’oro».