Il giorno di Manuel Bortuzzo alla Paralimpiadi di Parigi 2024 è arrivato. La giovane promessa del nuoto italiano, finita in sedia a rotelle nel 2019, fa il suo esordio in vasca per portare a casa una medaglia nei 100 metri rana SB4. Ma, a prescindere dal risultato, quella di Bortuzzo è già una vittoria.

La tragedia del 2019

La vita di Manuel Bortuzzo, classe 1999, è cambiata drasticamente la notte tra il 2 e il 3 febbraio 2019. Durante un agguato nella periferia di Roma, il giovane è stato colpito da un proiettile alla schiena, rimanendo paralizzato agli arti inferiori. L’incidente è avvenuto per uno scambio di persona, e i responsabili sono stati condannati a 14 anni e 8 mesi di carcere.

Il ritorno in acqua di Bortuzzo

La sua determinazione, però, fu più forte di ogni ostacolo e la piscina, che un tempo era stata un palcoscenico per le sue ambizioni, divenne il luogo della sua rinascita. «Tornare in acqua mi ha sbattuto in faccia la realtà della mia condizione – ha confessato in un’intervista -, ma mi ha anche dato la forza di ricominciare».

L’amore del pubblico per Manuel

La riabilitazione fu lunga e tortuosa, ma Manuel non si arrese mai. La sua storia, fatta di sofferenza e rinascita, toccò il cuore di molti. Libri, film, partecipazioni televisive: tutto contribuì a farlo conoscere al grande pubblico. E fu proprio grazie alla popolarità acquisita che nacque in lui l’idea di partecipare alle Paralimpiadi.

Le Paralimpiadi di Parigi di Bortuzzo

Dopo aver ripreso gli allenamenti nel 2021, Manuel gareggiare ai Mondiali per poi approdare alle Paralimpiadi di Parigi. «Mi presento col quarto tempo, per il podio si vedrà». Ciò che Bortuzzo tiene a sottolineare è che non c’è differenza tra sportivi con disabilità e non. «Siamo atleti veri, giudicateci solo per le nostre vittorie».

Riproduzione riservata