Archiviata la 33esima edizione delle Olimpiadi, il 28 agosto iniziano le Paralimpiadi: sarà la 17esima edizione e vedrà schierati 4.400 atleti di tutto il mondo, ovvero 184 delegazioni, che gareggeranno fino all’8 settembre.

Apertura e chiusura delle Paralimpiadi

La cerimonia d’apertura si tiene il 28 agosto alle ore 20.00 in Place de la Concorde e le gare iniziano giovedì 29 agosto: 549 eventi distribuiti in 11 giorni. Dopo la conclusione delle ultime gare, domenica 8 settembre, alle ore 20.00, allo Stade de France andrà in scena la Cerimonia di Chiusura.

Dove vedere le Paralimpiadi: Rai2, RaiSport e Youtube

Le undici giornate di gare delle Paralimpiadi di Parigi 2024, oltre alle due Cerimonie, saranno trasmesse in tv in chiaro su Rai 2 HD e Rai sport. Per la prima volta, un canale generalista trasmetterà le Paralimpiadi. Rai 2 sarà il canale dedicato. Lo streaming gratuito sarà affidato a Rai Play e YouTube, che con il canale YouTube Paralympics offrirà la più ampia copertura dei Giochi Paralimpici di sempre. In collaborazione con il Comitato Paralimpico Internazionale, YouTube trasmetterà quasi 1.400 ore di copertura live di tutti i 22 sport paralimpici, comprese le cerimonie di apertura e chiusura. Tra le novità più attese c’è il Multiview, che permetterà agli spettatori di seguire fino a quattro stream simultaneamente, una funzione introdotta per la prima volta a livello globale. Inoltre, ogni giorno saranno disponibili clip di ogni singola gara, per un totale di oltre 1.200 video, evidenziati nella pagina di ricerca con le “Schede ufficiali” delle Paralimpiadi.

Il team azzurro e i portabandiera

L’Italia vede schierata la squadra più numerosa di sempre con 141 azzurri in 17 discipline: un team da record, composto da 70 atleti e 71 atlete, guidati a Parigi dal capo missione Juri Stara e dalla coppia di portabandiera composta da Ambra Sabatini e Luca Mazzone, due diverse generazioni di campioni. Ambra Sabatini, giovanissima, nonostante si sia affacciata da pochi anni sul palcoscenico internazionale, è già una delle più grandi campionesse di atletica paralimpica della storia. Al momento è la campionessa paralimpica in carica nei 100m nella categoria T63. Luca Mazzone, con le sue cinque partecipazioni ai Giochi Paralimpici, i 3 ori e i 5 argenti vinti, è una delle bandiere del Paralimpismo: ha esordito ai Giochi Paralimpici di Sydney 2000 nel nuoto.

Martina Caironi Paralimpiadi
Martina Caironi

Un movimento in crescita

Il movimento paralimpico sta crescendo, non solo numericamente, ma anche culturalmente. Lo dimostra non solo il fatto che quest’anno ci sia la squadra più grande che l’Italia abbia mai avuto, ma anche la nuova visibilità durante le competizioni. Segnali di un cambiamento in atto, in cui rientra anche l’ingresso degli atleti paralimpici nei gruppi sportivi. L’obiettivo è arrivare anche all’equiparazione dei premi in denaro.

Le medaglie

Il riconoscimento economico per le medaglie infatti è più basso rispetto agli atleti olimpici: il Cpi (Comitato paralimpico italiano) non ha la stessa grandezza (anche dal punto di vista economico) del Coni, il Comitato olimpico nazionale italiano. Gli atleti paralimpici quindi non hanno gli stessi premi in denaro degli atleti olimpici: mentre per gli atleti paralimpici italiani sono previsti premi in denaro di 100mila euro per l’oro, 55mila euro per l’argento e 35mila euro per il bronzo, gli atleti olimpici italiani hanno ricevuto 180mila euro per l’oro, 90mila per l’argento e 60mila per il bronzo. Il problema è ben più ampio e affonda le radici in una sperequazione di base: gli atleti che fanno sport, al di fuori del calcio, del basket, del golf e del tennis non vengono considerati dei professionisti ma degli amatori. Il riconoscimento economico farebbe una grossa differenza, per tutti: significherebbe più mediaticità, più sponsor, quindi un giro di soldi maggiore.

Intanto la visibilità mediatica di questa edizione sarà da record, tra la tv, YouTube e i social degli atleti, tutti proiettati a diffondere cultura sulla disabilità e sulla reale possibilità per i ragazzi di praticare sport paralimpico. Farlo vedere vuol dire offrire speranza ed esempio.