Un vasto studio australiano, pubblicato sulla rivista Nature Genetics, ha preso in esame la variabile del volume cerebrale trovando interessanti collegamenti genetici con il morbo di Parkinson e il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).

Parkinson e ADHD: che cosa sono

Il morbo di Parkinson è una patologia cerebrale caratterizzata da rigidità muscolare e tremore, può causare problemi di movimento, disturbi dell’equilibrio, andatura impacciata e postura curva, oltre a problemi del sonno e stati dolorosi, depressione e lentezza nel parlare. Non esiste una cura e i sintomi peggiorano gradualmente nel tempo. L’ADHD è un disturbo neuroevolutivo comune che solitamente si manifesta nei bambini e può persistere fino all’età adulta. Può comportare problemi di concentrazione, attenzione, iperattività e impulsività.

Le varianti genetiche che modellano il cervello

La ricerca, incentrata sul DNA e sul volume del cervello, ha identificato 254 varianti genetiche che modellano le strutture chiave nel “cervello profondo”, tra cui quelle che controllano la memoria, le capacità motorie, i comportamenti di dipendenza e altro ancora.

Le istituzioni che hanno condotto la ricerca

La ricerca è stata condotta in Australia dall’USC e dal QIMR Berghofer Medical Research Institute, con il sostegno del consorzio Enhancing Neuro Imaging Genetics through Meta-Analysis (ENIGMA), un’iniziativa internazionale con sede presso la Keck School of Medicine dell’USC, che unisce oltre 1.000 laboratori di ricerca in 45 paesi per individuare le varianti genetiche che influenzano la struttura e la funzione del cervello.

Analizzate regioni sottocorticali chiave

Un team di 189 ricercatori provenienti da tutto il mondo ha raccolto campioni di DNA e scansioni cerebrali ottenute tramite risonanza magnetica relative al volume delle regioni sottocorticali chiave (note anche come “cervello profondo”) di 74.898 partecipanti. Sono stati analizzati il tronco encefalico, l’ippocampo, l’amigdala, il talamo, il nucleo accumbens, il putamen, il nucleo caudato, il globo pallido e il diencefalo ventrale. Queste regioni sono fondamentali per la formazione dei ricordi, la regolazione delle emozioni, il controllo del movimento, l’elaborazione dei dati sensoriali dal mondo esterno e la risposta a ricompense e punizioni.

Legami con il Parkinson e il disturbo da deficit di attenzione

Gli studiosi hanno quindi proceduto a studi di associazione genetica per identificare variazioni genetiche collegate a vari tratti individuali o malattie, trovando associazioni gene-volume cerebrale che comportavano un rischio più elevato per il morbo di Parkinson e il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD).

“Un passo avanti per comprendere ADHD e il Parkinson”

“Ci sono forti prove che l’ADHD e il Parkinson abbiano una base biologica e questa ricerca è un passo necessario per comprendere e, infine, trattare queste condizioni in modo più efficace”, ha affermato Miguel Rentería, PhD, professore associato di neurogenomica computazionale presso il Queensland Institute of Medical Research (QIMR Berghofer) in Australia e ricercatore principale dello studio. “I nostri risultati suggeriscono che le influenze genetiche che sostengono le differenze individuali nella struttura del cervello possono essere fondamentali per comprendere le cause sottostanti i disturbi correlati al cervello”, ha affermato.