Tra le cause del morbo di Parkinson potrebbe esserci anche l’esposizione prolungata all’inquinamento atmosferico. È quanto emerge da uno studio realizzato da un team di scienziati della Mayo Clinic, nel Minnesota, e pubblicato su Jama Neurology.
L’effetto dell’esposizione a particelle inquinanti
I ricercatori della Mayo Clinic hanno scoperto che l’esposizione prolungata a particelle inquinanti nell’aria può aumentare significativamente il rischio di sviluppare questa malattia neurodegenerativa. In particolare, l’analisi ha rivelato che per ogni microgrammo di PM 2,5 per metro cubo di aria, le probabilità di sviluppare la forma di Parkinson rigido-acinetica salgono del 36% e con essa anche il rischio di discinesie, cioè i movimenti incontrollati che disturbano sia i muscoli volontari che quelli involontari viscerali. Anche l’esposizione a NO 2 (biossido di azoto) è stata associata a un rischio aumentato di sviluppare il Parkinson.
Regioni inquinate e rischi
La ricerca ha anche evidenziato che le persone che vivono in regioni con alti livelli di inquinamento atmosferico hanno un rischio maggiore del 56% di sviluppare la malattia rispetto a coloro che vivono in aree meno inquinate. Questi dati forniscono ulteriori prove del nesso causale tra inquinamento e Parkinson, incoraggiando ulteriori studi e interventi mirati.
I numeri del Parkinson in Italia
Si stima che nel mondo le persone affette da Parkinson siano 10 milioni. In Italia sarebbero circa 250 mila, 300 casi ogni 100mila abitanti. L’incidenza aumenta dopo i 60 anni, ma il 10-15% delle persone presenta i sintomi prima dei 50 anni.
Che cos’è il morbo di Parkinson
Il morbo di Parkinson è una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce il sistema nervoso centrale, principalmente influenzando le funzioni motorie. I sintomi caratteristici includono tremori a riposo, bradicinesia (rallentamento dei movimenti), rigidità muscolare e instabilità posturale. Questa condizione è causata dalla degenerazione dei neuroni dopaminergici nella substantia nigra del cervello, che porta a una diminuzione della produzione di dopamina, un neurotrasmettitore essenziale per il controllo dei movimenti. Sebbene non ci sia ancora una cura definitiva, esistono trattamenti che possono migliorare i sintomi e la qualità di vita dei pazienti.
Quali sono le cause del Parkinson?
Le cause del morbo di Parkinson sono multifattoriali e possono includere fattori genetici, ambientali e legati all’età. Circa il 20% dei casi mostra una storia familiare della malattia, suggerendo un’influenza genetica. Mutazioni in specifici geni sono state associate alla malattia. Fattori ambientali come l’esposizione a pesticidi, solventi e metalli pesanti possono aumentare il rischio. Inoltre, l’invecchiamento è un fattore di rischio significativo, poiché la prevalenza della malattia aumenta con l’età. Altri fattori possono includere lesioni cerebrali, infezioni e l’uso di alcuni farmaci.