Un altro anno nel quale la violenza maschile sulle donne mostra numeri inaccettabili. E’ quanto si evince dal report annuale di Telefono Rosa Piemonte da poco pubblicato e realtivo al 2022. Ma non si parla solo di femminicidi, che l’anno passato in Italia sono stati nuovamente superiori alle 100 unità, 104 per la tragica precisione.
Il report porta infatti la sua attenzione su moltissime altre questioni che restano gravissime ma che sono anche segnali inequivocabili (reati spia, come vengono definiti) nei confronti del rischio per le donne di essere uccise dal proprio partner o ex.
Violenza sulle donne, numeri impressionanti
780 le donne accolte, 4.952 i contatti della sezione aiuto on line, e-mail e social. Nel 26,66% dei casi, si tratta di ragazze sotto i 16 anni o appartenenti alla fascia di età dai 16 ai 29 anni: si confermano quindi i dati secondo i quali la violenza maschile incide sempre più precocemente nella vita delle donne. Il 71% delle donne accolte sono italiane, il 29% straniere, la maggior parte delle quali proviene da paesi extra-UE.
330 le donne vittime di violenza fisica, 345 di violenza verbale e minacce, 79 da violenza sessuale e 157 da altre forme di violenza sessuale, quali molestie, in presenza oppure on line, revenge porn, obbligo di prestazioni sessuali umilianti o degradanti.
Sempre superiore al 50% il livello di rischio alto o altissimo di ulteriori forme di violenza per le donne che ricorrono a Telefono Rosa, dove altre forme di violenza sono rappresentate dalle 167 donne vittime di stalking o cyberstalking, 554 offese da violenza psicologica, 240 vittime di violenza economica. Per il 55,72% dei figli è stata rilevata violenza assistita, mentre il 27,86% subisce anche violenza diretta.
“Continuo aggravamento delle forme di violenza sulle donne”
Non sono solo i numeri ad essere impressionanti: “Da alcuni anni, ormai, assistiamo a un continuo aggravamento delle diverse forme di violenza – spiegano da Telefono Rosa Piemonte -, con altissimi costi sanitari e sociali per le donne offese dalla violenza maschile. Risultano infatti 135 una sola volta, e 27 più di una volta, gli accessi al pronto soccorso, mentre sono 46 le donne ricoverate in ospedale per una volta e 5 quelle ricoverate più di una volta”.
“Mancanza di cultura, opinione pubblica assente”
“Ci rendiamo conto – dicono le volontarie del Telefono Rosa Piemonte – perché tali sono le testimonianze delle donne, che le criticità sono ancora tantissime: i tempi e le modalità di applicazione delle tutele legali, per esempio. Le leggi potrebbero essere sufficienti, la loro applicazione è però molto meno sicura. Mancano ancora competenze specifiche nel mondo sanitario, scolastico ed educativo in generale, nelle stesse forze dell’ordine, anche se le formazioni loro dedicate si stanno moltiplicando”.
“Manca la cultura diffusa – proseguono -. Di sicuro, vediamo una opinione pubblica piuttosto assente, con pregiudizi e stereotipi che ancora condizionano la vita stessa delle donne: vergogna, stigma e solitudine sono probabilmente gli ostacoli che si incontrano più frequentemente nelle donne vittime di violenza”.
Violenza sulle donne, “No a tragedie annunciate”
Il nostro report annuale – concludono da Telefono Rosa Piemonte – ha come sempre tanti numeri: ma nella lettura dei dati non possiamo dimenticare che ogni numero rappresenta una storia individuale, un vissuto, una esperienza familiare, una mancata sicurezza. Vorremmo che le violenze evidenziate, talvolta anche già gravissime, non sfociassero in tragedie annunciate. E che nessuna donna, giovane o meno giovane, concludesse la propria esistenza in un sacco dei rifiuti abbandonato in strada di fianco a un cassonetto della spazzatura”.