Benedetta Tobagi ha dedicato la vittoria al Premio Campiello a tutte le donne che non girano la testa dall’altra parte e che combattono per la libertà. La giornalista e scrittrice si è aggiudicata il premio letterario con “La Resistenza delle donne” (Einaudi), un romanzo dedicato alle storie delle donne partigiane.
“Siamo a un anno dalle rivolte in Iran”
In un’intervista a “Repubblica”, Benedetta Tobagi ha reso omaggio alle donne che, ieri come oggi, non si girano dall’altra parte e “devono ancora lottare per far sentire la propria voce”. Il riferimento è, in particolare, alla sanguinosa repressione in atto da un anno in Iran da parte del regime teocratico. “Siamo a un anno dalle rivolte in Iran, – ricorda la scrittrice nell’intervista a Raffaella De Santis- tra le resistenti di oggi ci sono tutte le donne che si sono mobilitate per Mahsa Amini”.
Mahsa Amini simbolo della lotta contro il regime
La tragica vicenda di Mahsa Amini, diventata poi il simbolo della rivolta nella Repubblica islamica, iniziò il 16 settembre 2022 con il suo arresto da parte della polizia. La 22enne di origine curda fu portata via perché non avrebbe indossato il velo “in modo appropriato”. In seguito alle percosse subite, Mahsa morì in ospedale. L’omicidio della ragazza ha dato origine a un’ondata di proteste in tutto il Paese, repressa tuttavia nel sangue da parte del regime. Centinaia i manifestanti uccisi, migliaia gli arresti.
Il filo rosso fra partigiane e donne di Teheran
Benedetta Tobagi ha tracciato un ideale filo rosso fra la mobilitazione delle donne iraniane e il ruolo avuto in Italia dalle donne partigiane durante il secondo conflitto mondiale. “Donne straordinarie che hanno combattuto e non si sono girate dall’altra parte in un momento terribile”, ha detto la scrittrice commentando la vittoria del premio letterario.
La scelta di donne eccezionali dopo l’8/9/43
Da Tina Anselmi a Gina Negrini, Benedetta Tobagi ha tracciato le storie di donne eccezionali che dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 “accolgono, aiutano, nutrono gli uomini, dando loro la possibilità di unirsi alle bande partigiane. Li liberano dalle divise e li restituiscono agli abiti civili. Riescono a trasformare i propri gesti quotidiani in un atto politico”.
“Donne forti, consapevoli di sé”
La scrittrice sottolinea in particolare la capacità di quelle donne di operare “con un coraggio colossale” dall’interno del sistema per contribuire alla lotta contro il regime nazifascista. “Quello che accade con la Resistenza è grandioso – spiega a Repubblica la scrittrice -, perché le donne, da sempre considerate invisibili, si servono di questa loro invisibilità e la usano come maschera per fare fessi i nazifascisti. Mattono in scena un teatro, sono forti, consapevoli di sé”.
“La Resistenza delle donne” al Campiello
Benedetta Tobagi con il suo “La Resistenza delle donne” (Einaudi) ha vinto il Premio Campiello 2023 ottenendo 90 voti su 288. La serata di premiazione del Premio Campiello si è svolta alla Fenice di Venezia. Seconda classificata Silvia Ballestra con “La Sibilla Vita di Joyce Lussu” (Laterza) che ha ottenuto 80 voti, terza a 57 voti, Marta Cai con “Centomilioni” (Einaudi). A votare sono stati 300 lettori anonimi, di questi hanno votato in 288 cui si sono aggiunte 2 schede bianche.
Chi è Benedetta Tobagi
Figlia del giornalista Walter Tobagi ucciso dalla Brigata XXVIII marzo il 28 maggio del 1980, Benedetta Tobagi è nata a Milano nel 1977 e ha seguito le orme del padre lavorando come giornalista, occupandosi anche di documentari e collaborando con Radio 3 e Radio 2 prima con il programma Pagina 3 poi con Caterpillar. Il suo primo libro “Come mi batte forte il cuore” è dedicato al padre e le ha fatto vincere alcuni premi letterari. Nei suoi libri ha sempre affrontato temi legati all’attualità e alla storia occupandosi spesso di stragi del terrorismo. Tra il 2012 e il 2015 è stata nominata consigliere di amministrazione della Rai.