Con lo scoppio della guerra tra Ucraina e Russia nel 2022 e il più recente conflitto tra Israele e Palestina, iniziato il 7 ottobre, molte persone hanno visto crescere in sé la paura di una Terza Guerra Mondiale. C’è chi pensa a fare le scorte di cibo e chi si chiede, invece, dove poter scappare. Ecco allora un elenco dei Paesi più sicuri in cui potersi rifugiare.
L’Antartide
L’elenco non inizia con uno Stato, ma con un grande continente: l’Antartide. Essendo il punto più meridionale del pianeta, conosciuto per il turismo estremo e per i suoi splendidi paesaggi, è improbabile che sia frequentata da molte persone nel caso della Terza Guerra Mondiale. Ed è anche da escludere che possa essere presa di mira da eventuali bombardamenti.
In Argentina per sopravvivere a una carestia
Sebbene l’Argentina abbia alle spalle una storia di conflitti, in particolare con il Regno Unito per la sovranità delle Isole Falkland nel 1982, il Paese sudamericano è risultato essere il luogo più probabile per sopravvivere alla carestia dopo una guerra nucleare. Diversi studi hanno evidenziato che il rilascio di 100 bombe nucleari potrebbe provocare così tanto fumo da oscurare il sole, il che provocherebbe una carestia e perdita dei raccolti. L’Argentina sarebbe un buon posto dove rifugiarsi grazie alla sua abbondanza di colture resistenti, come il grano.
Le risorse naturali del Cile
Come la vicina Argentina, il Cile è benedetto da una varietà di colture e risorse naturali diverse. Con la costa più lunga del mondo, che corre per 6.435 km, gode dello sviluppo più avanzato del Sud America. Per il livello di infrastrutture e l’accesso alla tecnologia moderna, il Cile potrebbe essere il luogo ideale dove trovare riparo in caso di conflitto mondiale.
La neutralità di Bhutan e Svizzera
Un altro criterio in base al quale scegliere lo Stato in cui scappare è la neutralità. Esemplari sono il Bhutan e la Svizzera. Dopo aver aderito alle Nazioni Unite il 21 settembre 1971, il Bhutan si dichiarò neutrale nei confronti di qualsiasi conflitto. Questa posizione significa che spesso si colloca ai primi posti nel Global Peace Index. Combinando il fatto che è senza sbocco sul mare con la sua vastità di regioni montuose, il Bhutan sarebbe particolarmente sicuro se dovesse scoppiare la Terza Guerra Mondiale. Discorso analogo vale per la Svizzera, famoso da quasi 200 anni per la sua ferma posizione su questioni che riguardano la politica internazionale, ed è ben protetto dal suo terreno montuoso, dalla geografia senza sbocco sul mare e dai numerosi rifugi nucleari.
Rifugiarsi nel paradiso delle Figi
Per chiunque voglia trovarsi in un paese remoto allo scoppio della guerra, le Figi e le sue acque cristalline potrebbero fare al caso vostro. La Nazione insulare, situata nel sud-ovest dell’Oceano Pacifico, si trova a oltre 4mila chilometri di distanza dal Paese più vicino, che è l’Australia. Questo, insieme alla mancanza di strategia militare (solo 6mila uomini arruolati), significa che si colloca anche ai primi posti nel Global Peace Index. Con gran parte del territorio costituito da fitte foreste, oltre a un’abbondante fornitura di minerali e pesci, le Figi potrebbero essere il luogo perfetto in cui trovarsi durante la Terza Guerra Mondiale.
La Groenlandia
La Groenlandia, che appartiene alla Danimarca, è l’isola più grande del mondo. Notoriamente remota, montuosa e politicamente neutrale, la rende un punto di rifugio ideale in caso di emergenza. Ha anche una popolazione stimata di 56mila persone, il che significa che è improbabile che venga presa di mira da qualsiasi superpotenza globale.
Il primato dell’Islanda nel Global Peace Index
L’Islanda è costantemente in cima al Global Peace Index, guadagnandosi la reputazione di uno dei Paesi più pacifici del mondo. Oltre a essere particolarmente remota, l’Islanda è ricca di riserve di acqua dolce, risorse marine e fonti di energia rinnovabile.
Indonesia neutrale
Come altri nella lista, l’Indonesia è sempre neutrale sulle questioni politiche in tutto il mondo. Nel 1948, il primo presidente del Paese, Achmed Sukarno, coniò il termine “libero e attivo” per riferirsi alla loro politica estera. Questo la rende un luogo perfetto per vivere in caso di guerra mondiale.
La pacifica Nuova Zelanda
La Nuova Zelanda è al secondo posto nel Global Peace Index ed è stata a lungo ammirata per la sua posizione imparziale sui conflitti. Se dovesse essere attaccato, il terreno montuoso del Paese offre ai suoi cittadini la protezione perfetta.
Le risorse del Sud Africa
Il Sudafrica si guadagna un posto grazie al fatto di essere la patria di molteplici fonti di cibo, insieme a abbondanti quantità di terra fertile e acqua dolce. Le moderne infrastrutture del Paese potrebbero anche aumentare le tue possibilità di sopravvivenza in caso di Terza Guerra Mondiale.
La poca attrattività di Tuvalu
Precedentemente conosciute come Isole Ellice, Tuvalu si trova nell’Oceano Pacifico, all’incirca a metà strada tra le Hawaii e l’Australia. I pochi abitanti (solo 11mila), le scarse infrastrutture e le poche risorse naturali la rendono un obiettivo indesiderabile per le grandi potenze mondiali.