«Negli ultimi giorni c’è stato un boom di sottoscrizioni. Siamo arrivati a oltre 200mila firme. Ora serve uno sprint finale». Così il segretario di +Europa, Riccardo Magi, ha lanciato un appello a firmare il referendum abrogativo sulla cittadinanza presentato lo scorso 4 settembre. La proposta è quella di ridurre da dieci a cinque gli anni di residenza legale nel nostro Paese, che sono necessari per i cittadini extra-Ue al fine di poter presentare la domanda per ottenere la cittadinanza italiana.
Referendum cittadinanza: ultimi giorni per firmare
Il tempo per raccogliere le firme scade il 30 settembre. «Manca una settimana, una settimana da dedicare al raggiungimento delle 500mila firme per andare al referendum il prossimo anno in primavera», ha aggiunto Riccardo Magi, in un video registrato al tavolo di +Europa in Piazza Torre Argentina a Roma.
«Nel frattempo», ha aggiunto, «abbiamo da una parte il generale Roberto Vannacci che vede come modello di cittadinanza gli Emirati Arabi, dall’altro il ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, che dice che la sua riforma sullo ius scholae è restrittiva e vuole cioè peggiorare la legge vigente. Il referendum sulla cittadinanza è l’unica strada per cominciare a modificare la legge da subito».
Come si diventa cittadini italiani
Attualmente, per diventare cittadini italiani bisogna dimostrare non solo di risiedere ininterrottamente da dieci anni nel nostro Paese, ma anche di essere in possesso degli altri requisiti stabiliti dalla normativa vigente e dalla giurisprudenza. Tra questi: la conoscenza della lingua italiana, il possesso di adeguate fonti economiche, l’idoneità professionale, l’ottemperanza agli obblighi tributari, l’assenza di cause ostative collegate alla sicurezza della Repubblica. Il referendum propone soltanto di ridurre gli anni di residenza da dieci a cinque.
In Italia le persone in possesso di questi requisiti, che potrebbero beneficiare direttamente o indirettamente – come i figli minori conviventi – dell’intervento proposto sono circa 2,5 milioni.
Referendum cittadinanza: gli appelli dei vip
Molti personaggi famosi hanno aderito e firmato. Tra questi, il fumettista Zerocalcare, che ha lanciato anche un video-appello dove invita a «riportare un po’ di giustizia e consentire a chi sta in Italia, vive e ha relazioni qui, di avere gli stessi diritti degli altri».
Anche il cantante Ghali ha invitato, con un post sui social, a firmare il referendum sulla cittadinanza. «Abbiamo bisogno di tutti noi, ora», ha scritto pubblicando il link del sito del Ministero della Giustizia al quale ci si può collegare per dare la propria adesione. Per farlo, bisogna essere in possesso di una identità digitale spid.
Chi ha già firmato
Molti i sindaci che si sono recati ai banchetti dei promotori o nelle loro sedi per firmare. Tra questi il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e quello di Torino, Stefano Lo Russo. Ma anche i primi cittadini di Bologna, Matteo Lepore; Firenze, Sara Funaro, e di Perugia, Vittoria Ferdinandi.