La mini-serie Adolescence, successo televisivo di questa stagione sulla piattaforma Netflix, sarà trasmessa gratuitamente e approfondita nelle scuole secondarie britanniche per sensibilizzare ragazzi e ragazze sul tema della violenza giovanile, della misoginia e del bullismo. Lo ha annunciato il governo laburista di Keir Starmer per bocca di un portavoce di Downing Street.
Adolescence nelle scuole «come stimolo alla riflessione»
L’annuncio segue la tavola rotonda convocata dal primo ministro con i rappresentanti di alcuni enti di beneficenza che lavorano per sostenere la salute e il benessere mentale dei più giovani. «È un’iniziativa importante per allargare la platea» di giovani spettatori, ha commentato Starmer, convintosi dell’utilità d’una visione diffusa di Adolescence come stimolo alla riflessione dopo averla seguita in prima persona in famiglia. «Come padre – ha spiegato il premier -, guardando questo spettacolo con mio figlio e mia figlia di 16 e 14 anni, posso dire che mi ha toccato profondamente. Questa è un’iniziativa importante per incoraggiare quanti più studenti possibile a guardare la serie Adolescence. Parlare apertamente dei cambiamenti del modo in cui comunicano, dei contenuti che vedono ed esplorare le conversazioni che hanno con i loro coetanei è fondamentale se vogliamo aiutarli ad affrontare le sfide contemporanee».

L’autore: «Straordinaria opportunità»
L’iniziativa raccoglie il beneplacito di Jack Thorne, tra gli autori della serie: «Abbiamo creato questa serie per far nascere delle conversazioni, per porsi la domanda: come possiamo aiutare i nostri ragazzi? Avere la straordinaria opportunità di portarlo nelle scuole va oltre le nostre aspettative. Speriamo che servirà agli insegnanti per parlare con gli studenti, ma ancor di più che servirà agli studenti a parlare tra di loro».
La trama di Adolescence
La produzione creata dalla fantasia di Jack Thorne e Stephen Graham, ispirata a realtà di cronaca e diretta dal regista Philip Barantini, racconta la storia di un tredicenne, Jamie Miller (interpretato da Owen Cooper), arrestato dalla polizia in una città dell’Inghilterra con l’accusa di aver ucciso una compagna di scuola, Katie Leonard. La trama rivela poi come anche Jamie sia una vittima, incapace di denunciare o anche solo di esternare il fatto di essere perseguitato da tempo dal bullismo dei coetanei, inclusa Katie, e tormentato regolarmente sui social media con epiteti tipo «brutto», «sfigato» o «incel» (termine inglese della subcultura online che sta per «involuntary celibate», ovvero celibe involontario, riferito di solito ad adolescenti non ritenuti in grado di attrarre legami sentimentali).