Riscatto della laurea più caro nel 2024. È l’inflazione fissata dall’Istat (in media al 5,7%) a pesare sull’incremento del costo per far rientrare gli anni di studio universitario come anni lavorativi ai fini pensionistici. Così, secondo una direttiva direttiva in fase di preparazione dall’Inps, riscattare ogni anno di università costerà con l’opzione agevolata (o “light”) 6.100 euro l’anno rispetto ai 5.776 dell’anno scorso.
Che cos’è il riscatto agevolato?
Dal 2019 è disponibile il riscatto agevolato per chi ha studiato dopo il 1995, con un costo fisso inferiore (5.700 euro nel 2023). Il metodo in questione può comportare assegni pensionistici ridotti del 20-30% a causa del calcolo contributivo. Il massimale contributivo annuo del 2024 è di 119.650 euro.
Rateizzazione
La cifra del riscatto può essere rateizzata fino a 120 rate, da corrispondere prima della pensione. I dipendenti pubblici possono continuare la rateizzazione anche dopo l’uscita dal lavoro. Inoltre, il riscatto può essere dedotto dalle tasse, abbattendo il reddito imponibile.
Riscatto laurea ordinario, variano i costi
L’inflazione, si legge sul Messaggero, non solo ha colpito le pensioni ma anche il reddito minimo imponibile, parametro fondamentale al calcolo del riscatto. In caso di riscatto ordinario, infatti, il costo può variare in base al reddito annuo dell’interessato. Grazie all’aumento del reddito minimo imponibile per artigiani e commercianti, fissato a oltre 18mila euro, il riscatto ordinario diventa meno oneroso solo per chi ha un reddito annuo al di sotto di tale soglia.
Riscatto laurea ante 1996: il calcolo dei costi
Se per i periodi post 1996, per il calcolo dei costi si utilizza il metodo “a percentuale” sulla retribuzione degli ultimi 12 mesi prima della domanda, più complicato il calcolo dei costi per i periodi di studi antecedenti al 1996, o fino alla fine del 2011 con almeno 18 anni di contributi maturati prima di questa data. In questi casi, si utilizza il metodo della riserva matematica, che stima il costo in base al beneficio pensionistico derivante dal riscatto.
Novità giovani
Una novità che riguarda i giovani: stando alla circolare dell’Inps, scatta infatti la possibilità di trasferire gratuitamente il montante contributivo generato con il riscatto della laurea, anche per i giovani senza lavoro, una volta iscritti a una gestione previdenziale dell’ente pensionistico.
Qual è il periodo riscattabile?
Il periodo riscattabile va dal 1° novembre dell’anno di immatricolazione al 31 ottobre dell’ultimo anno di durata legale del corso stesso (sono esclusi gli anni fuori corso).
Come fare domanda di riscatto della laurea
La domanda di riscatto può essere effettuata online attraverso il portale dell’INPS, rivolgendosi a Patronati e intermediari, o anche telefonicamente. Per una stima approssimativa, l’INPS mette a disposizione un simulatore online.