Mentre le indagini sulla morte di Sharon Verzeni proseguono senza sosta, emergono dettagli sulla vita della barista 33enne, accoltellata la notte del 30 luglio mentre passeggiava per strada a Terno d’Isola, nella bergamasca, a poche centinaia di metri dalla casa in cui viveva col compagno. Da qualche tempo, infatti, la giovane avrebbe iniziato a frequentare Scientology, la chiesa seguita anche da Tom Cruise.
Sharon e l’avvicinamento a Scientology
A riportare l’indiscrezione è Repubblica, secondo cui Sharon si sarebbe avvicinata alla confessione religiosa, introdotta dai proprietari della pasticceria in cui lavorava, che seguono la chiesa (come viene definita) fondata da L. Ron Hubbard. Uno degli aspetti sui quali gli inquirenti cercherebbero di far luce è se la partecipazione ai corsi, che possono costare anche diverse migliaia di euro, possa essere stata motivo di attrito con qualcuno, in particolare in famiglia: un’ipotesi smentita dai genitori della giovane, mentre sembrerebbe che il compagno fosse stato disposto a ospitare alcuni incontri in casa.
Scientology, un mondo poco conosciuto
«Se volete informazioni dovete scrivere a questa mail», hanno risposto i responsabili della sede di Gorle (in provincia di Bergamo) di Scientology, come riferisce ancora Repubblica. Di sicuro intorno a quella che molti definiscono più una “filosofia religiosa” che non un credo, c’è poca conoscenza. In Italia, come riporta il sito, ci sono circa 300mila persone che frequentano le 12 chiese e 30 missioni. Tra le sedi più note c’è quella di Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, per cui l’organizzazione aveva iniziato le pratiche di realizzazione nel 2015, rilevando un edificio di 4 piani e circa 10mila metri quadri, per 30 milioni di euro, cambiandone la destinazione d’uso prima dell’entrata in vigore della legge anti-moschee dell’allora Giunta Maroni.
Cos’è Scientology
La definizione di Scientology, spiegata sul sito dell’organizzazione, deriva dal latino Scio (“sapere nel senso più completo del termine”), e dal greco logos (“studio di”), «perciò Scientology significa “sapere come sapere”». «Scientology è una religione sviluppata da L. Ron Hubbard, che offre un preciso sentiero che conduce a una completa e sicura comprensione della vera natura spirituale dell’individuo e della sua relazione con se stesso, con la famiglia, con i gruppi, con l’umanità, con tutte le forme di vita, con l’universo materiale, con l’universo spirituale e con l’Essere Supremo – si legge sul sito web – Scientology s’indirizza allo spirito (non al corpo o alla mente) e crede che l’uomo sia molto più che un prodotto del suo ambiente o del suo patrimonio genetico».
Chi era L. Ron Hubbard
Scientology è stata fondata nel 1954 da L. Ron Hubbard, uno scrittore di romanzi di fantascienza e fantasy nato nel 1911 in un paesino del Nebraska (Usa). Come spiega un video a lui dedicato dall’organizzazione, da bambino viaggiò in Asia al seguito del padre, ufficiale della Navy americana, e all’inizio degli anni ‘30 studiò ingegneria civile all’Università a Washington, salvo poi abbandonare per dedicarsi completamente alla carriera di scrittore. Particolarmente controversa, la sua biografia non ufficiale riporta anche che durante la Seconda guerra mondiale comandò due piccole navi, prima di essere rimosso per incapacità al comando. La svolta, però, arrivò con il libro Dianetics: la scienza moderna della salute mentale, uscito nel 1950.
La “Bibbia” di Scientology: Dianetics
Il libro, che sosteneva di contenere il risultato delle ricerche ventennali di L. Ron Hubbard sull’uomo e sulla mente, ebbe successo commerciale, ma fu criticato dalla comunità scientifica. Scientific American affermò che conteneva «più promesse e meno prove per pagina di qualsiasi pubblicazione dall’invenzione della stampa». Oggi rappresenta comunque la “Bibbia di Scientology”.
Come si entra: il racconto dell’infiltrato
Scientology, dunque, viene presentata come una chiesa all’interno della quale si intraprende un percorso che, “livello” dopo “livello”, permette di liberare l’anima, chiamata “thetan”, permettendo la piena espressione delle sue potenzialità, come conferma il giornalista Gabriele D’Angelo, che si è infiltrato per due mesi nell’organizzazione a Roma. «Entrare è stato facilissimo, quasi disarmante, perché sono assetati di nuovi membri – ci racconta – A chi, come me, aveva appena fatto il proprio ingresso, chiedono se ci siano altri amici da coinvolgere. Per accedere ho semplicemente effettuato uno dei test online previsti».
Dal test di ingresso al Ponte
«Il test prevede 100 domande, comprese quelle su eventuali impulsi suicidi. Una volta terminato viene chiesto se si vuole valutarne il risultato con un incontro di persona. A me avevano prospettato un quadro funesto, parlando di una situazione disastrosa alla quale, naturalmente, loro offrivano una soluzione. Si trattava di seguire alcuni corsi, a pagamento», spiega Gabriele D’Angelo. «I primi hanno un costo irrisorio, al di sotto dei 50 euro, ma man mano che si procede il prezzo aumenta», ci spiega. L’obiettivo di Scientology, infatti, è far prevalere il cosiddetto “thetan” individuale, un’entità immateriale, buona e onnisciente, reincarnata diverse volte nel corso della storia, sull’“engram”, la parte “negativa” della mente, in modo da raggiungere il cosiddetto “Ponte totale verso la libertà”. Ma per questo serve l’auditing.
Niente Messe, ma incontri di auditing
Per raggiungere il benessere rappresentato dal “Ponte”, «vanno rimossi gli “engram”, che si ritiene siano costituiti da traumi vissuti in gioventù – racconta D’Angelo – L’auditing serve a trovarli e rimuoverli. A me avevano fatto chiudere gli occhi, ponendomi domande anche molto insistenti e ripetute, per rispolverare ricordi reconditi. Gli incontri di auditing possono durare pochi minuti o diverse ore». Niente Messe, dunque, né preghiere, ma corsi: «Il resto dell’attività “religiosa” è rappresentata dallo studio online o presso le sedi, da soli ma con un tutor disponibile in caso di bisogno, utilizzando appositi libri compresi nel prezzo del corso. Io ne avevo seguito uno su come superare gli alti e bassi della vita, piuttosto generico e superficiale. Alla fine è previsto un esame scritto, con domande aperte o a risposta multipla, senza possibilità di bocciatura, e viene rilasciato un certificato», dice Gabriele.
Le altre attività: Narconon e Criminon
Un altro cavallo di battaglia dell’organizzazione è rappresentato dalle attività parallele nel sociale, come quelle per la disintossicazione e il recupero di persone che hanno avuto problemi con la giustizia, rispettivamente tramite i cosiddetti centri Narconon e Criminon. Proprio a Milano, in occasione dell’inaugurazione della sede in viale Fulvio Testi, molti dei presenti avevano decantato il calo nel consumo di droga nel quartiere. Diversa l’opinione di Pietro Forno, il pm milanese che seguì il processo a Scientology tra il 1986 e il 1995, che definì i Narconon centri dove i «genitori disperati di figli tossicodipendenti vengono sottoposti al lavaggio del cervello e truffati».
Il lavoro all’interno dell’organizzazione
Scientology offre anche la possibilità di lavorare presso i centri di disintossicazione. «Io avevo provato a candidarmi per lavorare in un Narconon, ma non mi avevano preso perché avevo raccontato loro che in passato avevo fumato uno spinello, da loro considerato un affronto – spiega ancora l’infiltrato – Nei centri, comunque, non ci sono medici perché tendono a non ricorrere a medicinali: propongono saune e puntano, invece, sul regime alimentare che prevede l’assunzione di niacina, un integratore ritenuto “miracoloso” insieme a magnesio e prodotti analoghi», racconta ancora D’Angelo.
Dai diritti umani ai conflitti familiari
Se il caso Narconon in Italia si è concluso nel 2000 con alcune condanne per circonvenzione d’incapace e abuso della professione medica (ma con l’assoluzione dall’accusa di associazione a delinquere), tutt’oggi Scientology punta molto sull’impegno nel sociale, per esempio tramite il CCDU, il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani. Nel 2009, grazie al senatore Cristiano De Eccher e al deputato Marcello De Angelis, era stato presentato un ddl contro i test psicologici nelle scuole, fortemente voluto da Scientology. Sul fronte del benessere personale, invece, sono promossi corsi online che aiutano a “risolvere i conflitti”, “affrontare il lavoro” o il matrimonio “per ripristinare la comunicazione tra marito e moglie, per costruire un matrimonio felice, soddisfacente e duraturo”.
Le donne all’interno di Scientology
«Ci sono molte donne all’interno della chiesa: ad esempio, a capo di quella di Roma che ho frequentato io ce n’era una. Molte sono anche all’interno dello staff – racconta il testimone – non ho mai notato una prevalenza maschile, anche se ad essere idolatrato è il fondatore, L. Ron Hubbard, insieme al suo braccio destro, che ha preso le redini di Scientology, David Miscavige. All’interno della sede, in un’apposita sala per il pubblico che effettua una visita alla struttura per la prima volta, ci sono diversi poster». Proprio Miscavige è stato testimone di nozze di uno dei membri di Scientology più famosi, Tom Cruise, alla cerimonia officiata sul lago di Bracciano nel 2006.
Tom Cruise e il divorzio per colpa di Scientology
Come noto, uno dei motivi, se non il principale, del divorzio tra Tom Cruise e Katie Holmes ha riguardato proprio Scientology. All’epoca il blog L.A. Now del Los Angeles Times, citando una fonte anonima, spiegava che «Scientology e il ruolo che avrebbe giocato nell’educazione di Suri [la figlia di sei anni della coppia] è stato un fattore decisivo nella separazione». Come spesso accade in casi analoghi, una volta all’interno si può innescare una dinamica esclusiva che porta a rafforzare le relazioni interne a sfavore di quelle esterne. «Io comunque ne sono uscito senza problemi: per qualche tempo mi hanno cercato scrivendomi, poi più nulla», conclude D’Angelo.