Una incredibile scoperta quella fatta da alcuni studiosi tra gli antichi volumi conservati nella Biblioteca Vaticana. Un libro dedicato a storie e inni cristiani nascondeva tra le sue pagine un “capitolo nascosto” della Bibbia. Si tratta, in particolare, di alcune parti del Vangelo di Matteo, contenuto nel Nuovo Testamento.
Una scoperta importante
Il testo ritrovato non è altro che una traduzione in siriaco di alcune parti frammentarie di Matteo 11-12. Per gli studiosi è comunque importante, in quanto permette di avere nuovi dettagli rispetto al testo evangelico che conosciamo oggi e anche di capire come le Sacre Scritture siano cambiate tra una traduzione e l’altra. Ma come è stato scoperto questo antico testo?
Il testo è stato scoperto grazie ai raggi ultravioletti
Gli studiosi hanno analizzato con la luce UV un manoscritto dedicato ad antichi inni cristiani. Consapevoli che nei tempi antichi si soleva cancellare i testi dalle pergamene per potervi scrivere sopra, hanno sospettato che dietro gli inni potesse nascondersi dell’altro testo. Hanno avuto ragione: la traduzione siriaca di Matteo 11-12 era stato raschiata dalla pergamena. Fortunatamente, sono rimaste tracce rilevabili con i raggi ultravioletti.
Il capitolo della Bibbia nascosto dietro una trascrizione
Garrick Allen, docente senior di studi sul Nuovo Testamento presso l’Università di Glasgow, ha spiegato a MailOnline che la scoperta è importante perché aiuta a fare maggiore chiarezza sulle prime traduzioni delle Sacre Scritture. Ha precisato: «La traduzione siriaca della Bibbia è importante di per sé, in quanto è una delle prime traduzioni dal greco. Ci dà un’idea delle prime fasi del testo della Bibbia e delle comunità che hanno prodotto queste traduzioni».
Come cambiano le parole della Bibbia
Per gli studiosi, è affascinante anche scoprire come variano nelle diverse traduzioni alcune parole. In questa versione siriaca alcuni termini del Vangelo di Matteo sono cambiati rispetto alla versione che conosciamo oggi. Per esempio, mentre nella versione greca di Matteo capitolo 12 versetto 1 si legge: «In quel tempo Gesù passò tra i campi di grano in giorno di sabato e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle». La tradizione siriaca è più dettagliata. Infatti, vi si legge che i discepoli «cominciarono a cogliere le spighe, le strofinarono tra le mani e le mangiarono».
Il capitolo della Bibbia è stato tradotto 1500 anni fa
Fino a poco tempo fa, si sapeva che solo due manoscritti contenevano la traduzione in antico siriaco dei vangeli. Uno di questi è conservato nella British Library di Londra, il secondo è stato scoperto nel monastero di Santa Caterina sul Monte Sinai. Per i ricercatori, il testo appena scoperto è stato originariamente tradotto circa 1.500 anni fa. Gli scienziati hanno precisato che, per quanto riguarda la datazione del Vangelo di Matteo, non ci possono essere dubbi sul fatto che sia stato prodotto non oltre il sesto secolo.