Con il 1° settembre si apre ufficialmente il nuovo anno scolastico. “Un anno di importanti novità”, ha ricordato su X il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, auspicando che “a scuola si affermi la cultura del rispetto, dell’impegno e della solidarieta”.
Tra il 5 e il 15 settembre, a seconda del calendario regionale, 7,4 milioni di studenti in Italia si ritroveranno in classe con alcuni importanti cambiamenti. Vediamo quali…
Tutor e orientatori in arrivo
Tra le novità dell’anno scolastico ’23-’24 c’è grande attesa per l’introduzione dei docenti tutor e orientatori nelle scuole. Saranno 50 mila e aiuteranno gli studenti di circa 70mila classi dell’ultimo biennio delle scuole secondarie di II grado. Lo scopo, come sostenuto dal Ministro Valditara, è quello di aiutare gli studenti in difficoltà e a tirar fuori i loro talenti.
Più professori per i disabili
Importanti novità anche per quanto riguarda gli studenti più fragili. Quest’anno le assunzioni degli insegnanti di sostegno all’interno delle scuole italiane avverranno senza concorso tra chi ha terminato il percorso del Tirocinio Formativo Attivo, meglio conosciuto come TFA. Si tratta di una platea di circa 20 mila supplenti che, se supereranno la prova pratica alla fine dell’anno scolastico, verranno stabilizzati.
Lo sport alla scuola primaria
Come previsto dalla legge n. 234/2021, continua il percorso di introduzione dello sport con un professore dedicato alle scuole primarie: l’insegnamento è stato introdotto l’anno scorso per le classi quinte. Stavolta tocca anche alle quarte. L’educazione motoria con un docente specializzato sarà modulata per non più di due ore settimanali: in orario aggiuntivo nelle classi organizzate a orario normale, mentre in quelle organizzate a tempo pieno si effettueranno in compresenza all’interno delle 40 ore di funzionamento.
Smartphone a scuola
Da inizio anno verrà immediatamente applicata la circolare sull’uso degli smartphone in classe firmata dal Ministro Giuseppe Valditara lo scorso dicembre. Confermato il divieto di utilizzare il cellulare durante le lezioni, trattandosi di un elemento di distrazione propria e altrui e di una mancanza di rispetto verso i docenti, come già stabilito dallo Statuto delle studentesse e degli studenti del 1998 e dalla circolare ministeriale n. 30 del 2007.
L’utilizzo dei cellulari e di altri dispositivi elettronici può essere ovviamente consentito, su autorizzazione del docente, e in conformità con i regolamenti di istituto, per finalità didattiche, inclusive e formative, anche nell’ambito degli obiettivi del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) e della “cittadinanza digitale”.
Diploma in quattro anni, si allarga la sperimentazione
Iniziata l’anno scorso in alcuni istituti tecnici e licei, si amplia la sperimentazione dei percorsi di scuola superiore quadriennale. Nel ’23-’24 riguarderà anche alcune decine di classi di istituti professionali. È bene ricordare che anche se gli anni di scuola sono ridotti, i programmi di studio non cambiano rispetto a quelli tradizionali. I percorsi quadriennali assicurano infatti l’insegnamento di tutte le discipline previste dall’indirizzo di studi, compresa l’educazione civica, nonché il potenziamento delle discipline STEM.
Record di supplenti
Una cattedra su due scoperta e 200 mila supplenti pronti a riempire i tanti vuoti del nuovo anno scolastico. Sono 81 mila i posti disponibili per le immissioni in ruolo per il 2023-2024 ma, calcoli alla mano dei sindacati, metà delle cattedre resterà senza docente. I 40 mila posti vacanti andranno nuovamente ai precari.