Con l’inizio del nuovo ano scolastico il numero dei docenti supplenti in Italia toccherà numeri mai visti. Secondo Il Sole 24 ore, guardando le tabelle della relazione annuale della Corte dei Conti, i precari assunti fino al 30 giugno o al 31 agosto 2025 potrebbero arrivare a quota 250 mila unità, con un incremento del 72% negli ultimi sette anni.
Ridotto il numero delle assunzioni
I presupposti per l’avvio del nuovo anno scolastico sono tutt’altro che confortanti visto il modesto numero degli assunti autorizzato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze: poco più di 45mila posti (a fronte dei 64mila disponibili). Una restrizione delle assunzioni che il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara giustifica con la necessità di accantonarne uno stock in vista delle prossime selezioni e, dall’altro, di scavallare il termine del 31 agosto per le immissioni in ruolo. Il decreto Sport-Scuola ha stabilito infatti che i vincitori dei concorsi tuttora aperti potranno essere assunti fino al 10 dicembre. Una modifica che rischia di far aumentare ancor più il numero dei supplenti a inizio scuola, prima dell’arrivo degli aventi diritto.
Rischio “annus horribilis dell’Istruzione pubblica”
Sul probabile nuovo record di supplenze per il prossimo anno scolastico, il presidente dell’Anief (Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori), Marcello Pacifico, commenta: «La presenza massiccia degli organici di fatto e dei posti in deroga su sostegno, che conta circa 150mila cattedre, più l’ennesima opposizione immotivata al doppio canale di reclutamento chiesto da tempo dall’Anief, sta producendo l’ennesimo annus horribilis dell’Istruzione pubblica italiana – commenta Pacifico -. Malgrado gli sforzi continui da parte dell’amministrazione, anche a seguito degli impegni presi con l’Unione europea, riteniamo che la situazione sul reclutamento sia destinata a peggiorare rispetto al passato”.
Supplenti, le soluzioni secondo Anief
«La verità – ha ricordato Pacifico – è che bisogna immediatamente assumere gli idonei del concorso bandito nel 2020, abbiamo migliaia di candidati inseriti nelle graduatorie di merito. Come non bisogna dimenticare che c’è una procedura selettiva in corso: anche in questo caso, per il concorso in atto, coloro che hanno superato la valutazione di 70/100, come previsto dal bando di concorso, meritano a nostro avviso non solo il conseguimento dell’abilitazione ma anche l’inserimento in una specifica graduatoria di merito per arrivare in questo modo alla loro graduale alla stabilizzazione».
Pacifico è tornato anche a parlare delle decine di migliaia di precari storici con oltre 36 mesi di servizio di supplenza svolto: «Occorre reinserire il doppio canale di reclutamento», come già ha tentato di fare questo Ministero attraverso una interlocuzione avviata con l’UE, «così eviteremmo anche l’abuso dei contratti a termine» contestato più volte dalla Corte di Giustizia europea. «Quindi, noi come sindacato insisteremo su queste tre direttive»: assunzione degli idonei dei concorsi del 2020, dei candidati idonei attuali e lo scorrimento delle graduatorie GPS dopo l’esaurimento delle attuali graduatorie da cui vengono conferiti i ruoli, GaE e concorsi.