Bolzano, come ogni anno, fa da apripista per il nuovo anno di scuola. Questa mattina 90.958 bambini e ragazzi dei tre gruppi linguistici (tedesco, italiano e ladino) sono tornati a frequentare le scuole dell’infanzia e le scuole elementari, medie, superiori e professionali dell’Alto Adige.
Nuova legge in Alto Adige, a scuola mai più voti sotto il 4
L’anno inizia con una importante novità: una legge abolisce di fatto i voti sotto il 4, seguendo l’esempio di Austria e Germania, dove addirittura esiste solo un voto negativo. In Provincia di Bolzano, da tempo, il 2 e 3 erano assai rari, perché una raccomandazione invitava i professori a evitare queste valutazioni, difficilmente recuperabili.
Per i sostenitori della nuova legge locale, promossa dall’assessore Philipp Achammer, voti come 2 e 3 rappresenterebbero un pesante macigno, senza alcun effetto pedagogico. “Siamo i primi in Italia a non scendere sotto il 4 e come papà sono favorevole. In questo modo diamo una mano agli studenti a non essere troppo demoralizzati”, commenta il consigliere comunale Roberto Selle, conversando con i giornalisti.
Progetti scuola in Alto Adige
“Il nostro leitmotiv è ‘nessuno rimane indietro‘, perché la scuola pone le basi della nostra società e per questo deve essere inclusiva”, sottolinea l’assessore alla scuola di lingua italiana in Alto Adige, Giuliano Vettorato. Per questo motivo sono stati avviati vari progetti. In Alto Adige è attivo uno sportello psicologico e ci sono una serie di iniziative per i ragazzi con disturbi dello spettro autistico, altri per bisogni educativi speciali oppure disturbi comportamentali.
Per quanto invece riguarda il blocco ai voti sotto il 4, Vettorato esprime “massima fiducia nella professionalità dei dirigenti e dei docenti. I consigli di istituto potranno tranquillamente valutare la scala di voti da dare”. Per il suo omologo ladino, Daniel Alfreider, “un voto troppo basso ha effetti negativi anche sulle altre materie, perché tutta l’energia viene solo più spesa per recuperare”.
Come evidenzia Vincenzo Gullotta, sovrintendente della scuola di lingua italiana, “siamo i primi a iniziare l’anno scolastico e siamo i primi a sperimentare la figura del tutor ed orientatore”. Con fondi Pnrr sono stati avviati anche progetti per la digitalizzazione e l’innovazione didattica nelle classi.
Le novità dell’anno scolastico in Italia
Intanto, mentre sono ancora in corso gli esami per recuperare i debiti scolastici che si concluderanno entro l’8 settembre, numerose novità a livello nazionale si affacciano in vista del nuovo anno scolastico.
Tra queste, ci sono le direttive emanate dal ministero dell’Istruzione e del Merito sul tema del bullismo. Il voto assegnato per la condotta farà riferimento all’intero anno scolastico, dando un peso maggiore a eventuali atti violenti o di aggressione sia nei confronti degli insegnanti e del personale scolastico, sia degli altri studenti. La valutazione del comportamento influenzerà anche i crediti per l’ammissione all’Esame di maturità.
Per le scuole medie, viene ripristinata la valutazione del comportamento, che sarà espressa in decimi e avrà un impatto sulla media generale dello studente.
In caso di sospensioni superiori a due giorni, inoltre, lo studente sarà chiamato a svolgere attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate e se verrà ritenuto opportuno dal consiglio di classe, questa attività potrà proseguire oltre la durata della sospensione.
L’altra importante novità del prossimo anno scolastico è l’introduzione di circa 50.000 docenti tutor e orientatori, impegnati con gli studenti di circa 70.000 classi dell’ultimo triennio delle scuole superiori.
L’inizio della scuola nelle altre Regioni
La campanella suonerà per la prima volta in Piemonte, Trentino e Valle d’Aosta l’11 settembre; in Lombardia i ragazzi rientreranno in classe il giorno successivo, il 12 settembre. Il 13 settembre è il turno degli studenti di Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Marche, Sicilia, Umbria e Veneto. Il ritorno sui banchi per gli studenti della Calabria, Liguria, Molise, Puglia e Sardegna è fissato al 14 settembre. Concludono l’inizio dell’anno scolastico l’Emilia Romagna, la Toscana e il Lazio, il 15 settembre.