I vaccini in 50 anni hanno salvato 154 milioni di vite. In occasione della Settimana Mondiale dell’Immunizzazione – dal 24 al 30 aprile – l’OMS ricorda l’importanza di vaccinarsi. Purtroppo le coperture auspicate dall’Organizzazione mondiale della sanità non vengono raggiunte e la conseguenza è la ricomparsa di malattie come il morbillo, anche nei Paesi avanzati. «Dobbiamo raggiungere tutti i bambini con vaccini essenziali – sottolinea l’OMS – e intensificare i nostri sforzi per garantire che persone di tutte le età siano protette dalle malattie prevenibili con la vaccinazione: i nonni dall’influenza, le madri incinte dal tetano e le bambine dall’HPV».

Informare le persone e sensibilizzare i governi

Attraverso la Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, l’OMS intende sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dei vaccini per proteggere se stessi e i propri cari da malattie prevenibili. E incoraggiare i governi a finanziare e organizzare efficaci programmi di immunizzazione a livello locale e nazionale.

I vaccini salvano 6 persone al minuto

Solo negli ultimi 50 anni, i vaccini hanno salvato 154 milioni di persone, ovvero più di 3 milioni all’anno, ovvero 6 persone al minuto. Si stima che 94 milioni di queste vite salvate siano state il risultato della protezione offerta dai vaccini contro il morbillo. Nello stesso periodo, la vaccinazione è responsabile del 40% del miglioramento nella sopravvivenza infantile. Il che significa che ora più bambini vivono fino al loro primo compleanno.

I vaccini prevengono epidemie globali

L’OMS sottolinea l’importanza di vaccinarsi per tempo e non aspettare che si verifichi un’epidemia perché sarebbe troppo tardi. Potrebbe non esserci abbastanza tempo per ricevere tutte le dosi di vaccino necessarie. Immunizzarsi in anticipo è a maggior ragione fondamentale in un mondo globalizzato. Un contesto in cui epidemie mortali di malattie come morbillo, difterite e colera, se non arginate, rischiano di trasmettersi rapidamente in tutto il mondo.

I vaccini proteggono da 30 malattie mortali

I vaccini ci proteggono durante l’infanzia e l’età adulta da oltre 30 infezioni e malattie mortali. Dal 1988, 3 miliardi di bambini sono stati vaccinati contro la poliomielite e oggi 20 milioni di persone, che altrimenti sarebbero rimaste paralizzate a causa della poliomielite, possono camminare.

Milioni di bambini nel mondo privati dei vaccini

Nonostante i progressi nel migliorare l’accesso globale alle vaccinazioni, l’OMS evidenzia che negli ultimi anni si è registrata una battuta d’arresto e milioni di bambini non ricevono le vaccinazioni di cui hanno bisogno. «Nel 2023, si stima che 14,5 milioni di bambini non abbiano mai ricevuto una singola dose di vaccino. – avverte l’Organizzazione Mondiale della Sanità – Nonostante il vaccino contro il morbillo abbia salvato più vite di qualsiasi altro vaccino negli ultimi cinquant’anni, più di 22 milioni di bambini non hanno ricevuto la prima dose di questo vaccino e altri 12 milioni non hanno ricevuto la seconda dose nel 2023».

L’invito ai governi: sostenere le campagne di immunizzazione

L’invito ai governi è a investire affinché siano consolidati i progressi ottenuti nell’eradicazione di molte malattie. Come ricorda l’OMS, è stato sconfitto il vaiolo e quasi debellata la poliomielite e molto si sta facendo su altri fronti. «Anche lo sviluppo e l’introduzione di nuovi vaccini, tra cui il vaccino contro la malaria per i bambini e i potenziali vaccini contro la tubercolosi per adolescenti e adulti, sono essenziali per far progredire la nostra lotta contro alcune delle malattie più ostinate al mondo e aiutare il mondo a prepararsi alle minacce per la salute che non abbiamo ancora incontrato ma che sappiamo essere presenti».