Arriva una misura per contrastare la shrinkflation, cioè la strategia che molte aziende hanno adottato di ridurre la quantità di prodotto in una confezione mantenendone invariato il prezzo. Dal mese di aprile 2025, sulle confezioni potremmo trovare la scritta “Questa confezione contiene un prodotto inferiore di tot grammi rispetto alla versione precedente”.

Che cosa è la shrinkflation

Agli occhi dei consumatori, la shrinkflation è una forma subdola delle aziende di rivalersi su di loro per i prezzi di produzione aumentati anche a causa della congiuntura economico-politica. Contro questa tendenza, che le associazioni dei consumatori denunciano ormai da qualche anno, il 4 dicembre 2024 la Camera dei deputati ha approvato, all’interno del ddl Concorrenza, una una norma che punta a contrastare la mancanza di trasparenza legata alla shrinkflation.

Il ddl Concorrenza è stato approvato anche al Senato. A partire dal primo aprile 2025, dunque, sulle confezioni potrebbe apparire la scritta che segnala che la quantità di prodotto è stata ridotta, e anche di quanto.

La norma anti-shrinkflation

L’etichetta o bollino dovrà essere ben visibile sulle confezioni e dovrà rimanere visibile per sei mesi dal momento in cui il prodotto è stato ridotto. Poi, potrà essere eliminata. Con questo stratagemma si intende da un lato mettere in guardia i consumatori e dall’altro mandare un segnale forte alle aziende.

Infatti, negli ultimi due anni le confezioni di prodotti alimentari e di igiene personale hanno subito una riduzione di prodotto del 16%, mentre i prezzi sono saliti anche fino all’80%. Sui social network molti cittadini hanno denunciato di sentirsi presi in giro dalle aziende.

L’impatto negativo sull’ambiente

Secondo quando spiegato da Federconsumatori, «l’effetto a lungo termine si ripercuote sul potere d’acquisto dei consumatori, che pagano un prezzo più alto per una quantità minore di cibo. Non è trascurabile, inoltre, l’impatto negativo sull’ambiente. Riducendo solo la quantità di prodotto senza adattare le confezioni si genera un eccesso di materiale di imballaggio».

Come tutelarsi

Coinvolti prodotti alimentari, come pasta, patatine, birra e anche prodotti per la pulizia della casa, per l’igiene personale e detersivi per il bucato. Sempre Federconsumatori ha denunciato: «A causa della shrinkflation, acquistando il multipack abbiamo l’impressione di risparmiare molto di più di quanto in realtà non accada. Riducendo le quantità dei prodotti inseriti in pacchi “maxi promo”, infatti, l’offerta potrebbe essere meno vantaggiosa di quanto appaia. Ci permette probabilmente di acquistare a un prezzo vantaggioso, ma meno di quanto crediamo».

Da qui la norma. Nel frattempo, le associazioni dei consumatori invitano i cittadini a tutelarsi comparando il prezzo al peso, leggendo le etichette attentamente e cercando di essere il più possibile consapevoli dei cambiamenti nel packaging.