Un solstizio d’estate bollente con l’anticiclone africano dominante sull’Italia fino a venerdì e temperature che raggiungeranno picchi di oltre 40 gradi. Il giorno più lungo sarà il primo di una serie caratterizzata da tanta umidità, con l’afa che farà percepire ancora di più il caldo.
Anticiclone africano, temperature fino a 42°
Da domani le giornate inizieranno ad accorciarsi, mentre il caldo africano inizierà ad allungarsi, ad espandersi come una vampata su tutta l’Italia. L’anticiclone Scipione invaderà dall’Algeria il nostro paese per altri tre giorni con temperature africane fino a 42°C.
Come confermato da Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, la figura dominante delle prossime ore sarà l’anticiclone africano che si è espanso dall’Algeria fino alle Alpi; oltre le Alpi si sono invece registrati temporali molto intensi, dapprima in Francia e poi negli ultimi giorni anche in Germania.
In Italia il solstizio d’estate sarà umido, ma senza piogge. Ci sarà tanta afa, con valori massimi da record: Oristano, 39°C; Bolzano, Carbonia e Forlì 38; Ferrara, Firenze, Modena, Nuoro, Pistoia, Prato, Ravenna, Sassari e Terni 37; Agrigento, Foggia, Roma, Rovigo, Siena e Taranto 36.
La tendenza dei prossimi giorni
Giovedì potrebbero arrivare i primi temporali, al momento previsti in serata sulle regioni di Nord-Ovest e sulle Alpi: è un primo segnale del cedimento dell’anticiclone Scipione, alta pressione che entro il weekend si sarà ritirata verso il luogo di origine.
Soffriremo dunque il caldo afoso per altre 72 ore poi da sabato le temperature torneranno più gradevoli. Certo è che vivremo proprio una tipica canicola africana, si prevedono picchi di 39°C anche lungo le coste pugliesi; le giornate saranno lunghissime e le 15 ore di “luce calda” mineranno la nostra pazienza; prudenza quindi, il consiglio è non uscire nelle ore centrali, dalle 11 alle 18, e bere almeno 2 litri di acqua al giorno.
Solstizio d’estate, il giorno più lungo dell’anno
21 giugno 2023, ore 16.57: il sole si ferma sul punto più alto sopra l’equatore celeste, per poi riabbassarsi lentamente: ecco che dal latino solstitium, sol “sole” e sistere “fermarsi”, la parola solstizio indica proprio l’apparente sosta del sole nel “punto più alto del cielo” con il giorno più lungo dell’anno nel nostro emisfero (circa 15 ore e 15 minuti).
Il fenomeno è dovuto all’inclinazione dell’asse di rotazione terrestre rispetto all’eclittica, cioè il percorso apparente tracciato dal Sole durante l’anno. Il solstizio ritarda ogni anno di quasi 6 ore rispetto a quello precedente e si riallinea forzosamente ogni quattro anni in corrispondenza dei bisestili, introdotti proprio per evitare la progressiva divergenza delle stagioni con il calendario. A causa di tali variazioni, può capitare che il solstizio d’estate cada il 20 o il 21 giugno.
Corteo di pianeti e stelle
La prima notte estiva sarà salutata anche da un notevole corteo: “Il 21 e 22 giugno, dopo il tramonto, sarà possibile ammirare il terzetto formato dalla falce di Luna crescente, Marte e, poco più in basso, Venere“, dice all’ANSA Paolo Volpini, dell’Unione Astrofili Italiani. “Per chi invece predilige osservare il cielo all’alba – prosegue Volpini – prima del sorgere del Sole saranno visibili Saturno e soprattutto Giove“.
Le due stelle più brillanti del cielo estivo sono Arturo, la più occidentale nella costellazione del Bootes, e Vega, nella piccola costellazione della Lira, che insieme al Cigno e all’Aquila forma un grande triangolo che occupa la parte più alta della volta celeste per tutta l’estate. “Sarà facile ammirare anche Regolo – ricorda Volpini – la stella più brillante della costellazione del Leone”, nonché la ventunesima stella più luminosa del cielo notturno. In realtà, si tratta di un sistema stellare formato da quattro astri, disposti in due coppie che orbitano l’una intorno all’altra.