“Annunciamo con soddisfazione la conclusione del piano straordinario di vigilanza contro il fenomeno dei diplomifici. Da questo governo nessuna tolleranza verso chi non rispetta la legge”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, a chiusura del piano straordinario di vigilanza attivato lo scorso novembre. In seguito alle ispezioni, è stata revocata la parità per 47 scuole.
“Ribadiamo il nostro impegno costante per garantire standard di qualità a tutti gli studenti, che frequentino scuole statali o paritarie”, ha aggiunto Valditara. Ha poi ribadito l’impegno a contrastare sul nascere abusi e storture, e a garantire un’istruzione di qualità in tutti gli istituti.
Diplomifici: controllate 70 scuole
Il piano straordinario di vigilanza sui “diplomifici” rientra nei piani del Governo per potenziare l’istruzione. Ha comportato controlli su 70 scuole paritarie di II grado in Campania, Lazio e Sicilia. Gli istituti dove effettuare le ispezioni sono stati individuati fra quelli nei quali, negli anni scolastici precedenti, era aumentato in modo abnorme il numero degli studenti iscritti alle classi terminali.
I collegi ispettivi, 71 in tutto, erano composti da dirigenti tecnici di tutta l’amministrazione centrale e periferica, che hanno operato sulla base di un protocollo definito a livello nazionale. Durante le ispezioni è emerso un quadro diffuso di irregolarità. In una serie di casi, i collegi ispettivi hanno promosso la segnalazione alla Guardia di Finanza.
Aule insufficienti e niente laboratori
Ma quali sono le irregolarità riscontrate dagli ispettori? Tra le più gravi, ci sono un numero di aule insufficienti per accogliere tutte le classi attivate, arredi insufficienti in relazione agli studenti iscritti, il mancato rispetto dei quadri orari delle discipline degli indirizzi di studio e, in alcuni casi, l’eliminazione totale di alcune discipline. Inoltre, l’assenza di laboratori.
Nel caso di istituti agrari, la mancanza dell’azienda agraria. Nel caso degli istituti con percorsi enogastronomici, i collegi ispettivi hanno riscontrato l’assenza di cucine e derrate alimentari. Inoltre, in alcuni casi mancava l’insegnamento dell’educazione civica.
Diplomifici: docenti senza abilitazione
Ma non finisce qui. I collegi ispettivi hanno anche evidenziato che in alcuni casi gli studenti iscritti risultavano risiedere fuori regione. Tra questi – in alcuni casi il loro numero raggiungeva il 90% – nessuno era domiciliato vicino alla scuola.
Segnalati anche casi di personale docente privo di abilitazione e persino del titolo di accesso per l’insegnamento delle discipline. Difformità delle ore di servizio indicate nei contratti individuali di lavoro rispetto alle prestazioni lavorative risultanti dai documenti di assegnazione alle classi.
Infine, grave inosservanza delle disposizioni vigenti in materia di esami di idoneità ed esami integrativi, e lacune e incongruenze nella tenuta dei registri cartacei ed elettronici.