Venti euro per “comperare” i test di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria su Telegram. Decisamente più onerosa (qualche migliaia di euro) l’iscrizione a un corso di preparazione che permetteva di conoscere in anticipo le domande.
Sono le irregolarità denunciate dallo studio legale palermitano “Leone – Fell & C.” in un esposto in procura contro le graduatorie di accesso all’Università giudicate falsate dai ricorrenti.
“Gravi violazioni al bando”: cosa è successo
In quello che definiscono lo “scandalo più grande che abbia mai colpito il sistema del numero chiuso“, gli avvocati riferiscono di gravi violazioni del bando, quiz ripetuti tra le varie sessioni, banca dati diffusa nel web a beneficio di una parte di candidati. Tutte queste irregolarità avrebbero caratterizzato la prima edizione dei Tolc, la nuova modalità di accesso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria.
Mentre in passato il medesimo test veniva svolto da tutti, lo stesso giorno, in tutta Italia, ora i candidati possono prendere parte a due sessioni in un anno solare (una ad aprile e l’altra a luglio), in giorni differenti e spalmati in un arco temporale anche molto ampio, rispondendo a test differenti ma con domande ripetute da candidato a candidato, nei vari giorni e tra le varie sessioni.
Un sistema che avrebbe permesso – secondo l’esposto – di creare un’enorme banca dati con la ripetizione di alcune domande. “Il nostro studio legale – spiegano in conferenza stampa gli avvocati Francesco Leone e Simona Fell – è entrato in possesso di ben tre file contenenti oltre 500 domande che si ripetevano in maniera identica e che conferma che da aprile, tali file, girano tra i vari gruppi Telegram, a vantaggio di alcuni e a danno di altri. Le nostre fonti, hanno confermato che la banca dati è stata fornita anche da alcune scuole di preparazione che pare abbiano mandato i propri docenti a svolgere il test ad aprile con il solo scopo di reperire i quiz. Questa cosa, a nostro avviso – continuano – è di una gravità inaudita”.
I legali: “Il test di Medicina va annullato”
“Quello di quest’anno – spiegano i legali – è il peggior test in assoluto. Avevamo già preventivato che il nuovo sistema di ammissione tramite Tolc non avrebbe garantito né meritocrazia né tantomeno parità di accesso, ma non immaginavamo che le irregolarità partissero proprio dal mancato rispetto del bando”.
“Quale parità di trattamento, quale meritocrazia? Il test andrebbe annullato – concludono – perché la graduatoria non assegnerà i posti ai migliori, ma solo ai più fortunati”.
La denuncia del governatore De Luca
Il tema del numero chiuso che impedisce l’accesso libero alla facoltà di Medicina è al centro del dibattito politico da diverso tempo. Soltanto qualche giorno fa, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, aveva definito il quiz “a livello della camorra”.
Dalla Giunta regionale della Campania è quindi partita la bozza del disegno di legge per abolire il numero chiuso per le professioni sanitarie. La proposta è stata discussa in Conferenza delle Regioni ed è stato deciso che verrà fatto un approfondimento.
“Girano centinaia di milioni in operazione di puro affarismo“, aveva evidenziato il governatore De Luca. A lui, ha raccontato, “sono arrivate decine di lettere di sostegno da parte di ragazzi o ragazze e padri di famiglia”.