Era già accaduto durante la pandemia Covid e in occasione di altri grandi eventi, come la scomparsa della regina Elisabetta. Ora succede di nuovo: si viene inondati di notizie, nello specifico sulla morte di Papa Francesco. Ma dietro quelle che sembrano innocue informazioni, si nascondono anche possibili truffe. L’allarme arriva dagli esperti di informatica che mettono in guardia: attenzione a messaggi via email o smartphone che riportano titoli eclatanti o link sospetti, perché potrebbe trattarsi di phishing, virus informatici o semplici truffe per ottenere denaro.
Le false notizie legate alla morte di Bergoglio
Lo sappiamo ed era immaginabile: fin dall’annuncio della scomparsa del Santo Padre, si sono moltiplicate le informazioni su un evento di portata storica. Ma accanto a quelle veritiere, di cronaca o approfondimento, ne sono arrivate di false, messe in circolazione da veri criminali informatici. Ecco, allora, che insieme a titoli eclatanti sono stati inviati link con la promessa di rivelare “segreti” e indiscrezioni uniche, ma dietro i quali in realtà si celano trappole in grado di sottrarre informazioni personali e denaro. Il tutto non solo attraverso email (sfruttando il tradizionale phishing), ma anche via sms o tramite WhatsApp e social come Instagram, TikTok e Facebook.
Le truffe su Papa Francesco
«Le truffe sostanzialmente di due tipi: da una parte quelle legate ai link, che portano a pagine fake dove viene richiesto di inserire i propri dati personali, che in realtà servono a svuotare conti correnti o entrare in possesso di informazioni preziose; dall’altra ci sono vere e proprie truffe economiche che hanno come scopo quello di portare a ottenere fantomatiche donazioni in nome o in ricordo del Santo Padre. Per esempio, io stesso ne ho viste alcune nelle quali si chiede di destinare fondi a nome di Papa Francesco o per realizzare una corona di fiori per il funerale», spiega Riccardo Meggiato, consulente di cyber security e informatica forense.
Sfruttare l’emotività per ottenere denaro
In quest’ultimo caso, facendo leva sull’emotività, si richiede denaro: «È chiaro che il Papa è una figura a livello mondiale che è in grado di catalizzare l’attenzione e i sentimenti di una massa molto eterogenea – chiarisce Meggiato. – Per agganciare potenziali vittime, quindi, si mettono a punto trappole anche estremamente semplici, che implicano l’esborso di cifre anche molto contenute ma che, nel loro complesso di vasta scala, possono fruttare anche somme ingenti. Insomma, nel caso delle donazioni siamo ben lontani da truffe particolarmente complesse».
Dai link sospetti ai “pivot”
Quando, invece, si ricevono via email, tramite messaggi telefonici o via social notizie che contengono link sospetti «la raccomandazione è la stessa di sempre: non ci si dovrebbe mai farsi abbindolare, cliccandoci sopra, per evitare il rischio di essere rimandati ad altre pagine pericolose. In questi giorni sono molte, invece, le notifiche che hanno l’aspetto di innocue informazioni sulle circostanze della morte di Bergoglio o sulle procedure che seguiranno per l’elezione del suo successore. Il consiglio è quello di scegliere sempre buone fonti giornalistiche», avverte l’esperto che mette in guardia anche da un’altra truffa. «Il principio è lo stesso: cliccando su un link si viene rimandati, con effetto cosiddetto “pivot”, a una pagina di vendita di prodotti online. Di per sé non sarebbe un inganno, se non che si viene condizionati a comprare prodotti, sedotti dalla falsa promessa di avere invece informazioni sul Papa».
L’AI e la falsa voce del Santo Padre dall’oltretomba tra le truffe su Papa Francesco
Ma le sorprese degli ultimi giorni non si fermano qui. «In questo caso si riceve una notifica relativa a un fantomatico messaggio audio del Santo Padre. La voce, evidentemente creata con l’intelligenza artificiale ma spacciata come proveniente dall’oltretomba, chiede di prendere contatti con un numero telefonico WhatsApp collegato alla richiesta di una donazione di denaro a uno specifico conto corrente – racconta Meggiato. – Sembrerebbe assurdo che qualcuno ci caschi, ma sappiamo com’è andata con una recente truffa della quale sono stati vittime politici e vip, contattati telefonicamente da un “falso” ministro della Difesa, Crosetto».
Il rischio delle scommesse sul Conclave
Infine, dietro l’angolo c’è il rischio di rimanere vittime anche del circuito delle scommesse clandestine sul Conclave: «Era già accaduto in occasione della scelta di Papa Francesco come Papa e temo che riaccadrà anche con quella del suo successore. È un pericolo amplificato, però, dall’AI e dalle nuove capacità tecnologiche, affiancate alle tecniche tradizionali. Per esempio, dall’indagine sul calcio scommesse è emerso come esistano siti fuori dai circuiti leciti, dietro i quali si nascondono intermediari locali che incassano denaro in contanti e li caricano sotto forma di credito su queste piattaforme illegali. Io temo che il Conclave sia un’occasione ghiotta per questo giro d’affari», ammette l’esperto.
I consigli per non cadere in trappola
Se nel caso di virus e malware il consiglio è di dotarsi di un’adeguata protezione informatica, per le più recenti truffe l’esperto si limita alla prudenza: «Più che installare antivirus o aggiornare i software, io inviterei a mantenere vigile l’attenzione e il cervello. In 30 anni che mi occupo di queste problematiche, per la prima volta ho la percezione che la gente sia ormai così bersagliata da contenuti di vario tipo da faticare a concentrarsi e a riconoscere quelli autentici dalle truffe. Alcune trappole sarebbero anche evidenti, ma di fatto sfuggono e ci si casca comunque», commenta Meggiato.