Il 2023 ha registrato il boom quanto a numero di richieste di aiuto al 1522, il numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking. Secondo quanto riferito in commissione Parlamentare d’inchiesta sul femminicidio da Saverio Gazzelloni, direttore della Centrale delle statistiche demografiche e del censimento della popolazione dell’Istat, l’anno scorso le chiamate arrivate al 1522 “sono state 51.713, in significativo aumento rispetto agli anni precedenti”. Il 143% in più rispetto al 2019 e un +59% rispetto al 2022.
“Effetto Cecchettin” sul numero di chiamate al 1522
L’incremento dei contatti nel 2023 caratterizza tutti i trimestri e risulta particolarmente accentuato, come ogni anno, in corrispondenza dell’ultimo trimestre, probabilmente a causa della grande risonanza della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre quando, sotto la spinta dei mass-media e dei social, l’utenza è maggiormente sollecitata a rivolgersi al servizio.
Nel quarto trimestre del 2023, tuttavia, “l’incremento registrato è stato particolarmente evidente, probabilmente anche per gli effetti sull’opinione pubblica dell’omicidio di Giulia Cecchettin” spiega ancora Gazzelloni.
Chi chiama il 1522: un po’ di numeri
Evidenzia il direttore centrale dell’Istat che “tra gli utenti del 1522, la percentuale di donne che chiama è pari al 79,7%. Le vittime che hanno cercato aiuto presso il 1522 sono state 16.283 nel 2023, un numero in aumento rispetto al 2022 (+36,7%); 14.455 sono donne (di queste l’87,2% è italiana)”.
Quanto all’età delle vittime donne, il 45,7% di loro “ha un’età compresa tra i 35 e i 54 anni e il 20,5% tra i 25 e i 34 anni; seppure le donne con un titolo di studio secondario prevalgono (41,8%), il 32,3% è laureata. Il 49,4% delle vittime donne sono occupate, il 3,1% lavora in nero e il 19,9% sono disoccupate o in cerca di prima occupazione”.
Violenza sulle donne, Ternullo: “C’è ancora strada da fare”
“Destano preoccupazione i dati dell’Istat – commenta la senatrice di Forza Italia Daniela Ternullo, componente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio -. Numeri che dimostrano che la strada da fare per sradicare la piaga della violenza sulle donne è ancora lunga. Merita una riflessione anche il significativo incremento delle richieste ricevute nel 2023 dal 1522 contro la violenza e lo stalking… Un dato che, nella sua drammaticità, dimostra tuttavia che la campagna di sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne sta dando dei risultati”.
“Per contrastare la violenza di genere è indispensabile agire sulla prevenzione – conclude la senatrice -. La lotta contro la strage di donne richiede un impegno costante da parte di tutti, perché ogni vita perduta è una sconfitta per tutti“.