L’ossessione da selfie e le foto super ritoccate da esporre sui social hanno iniziato a stancare e, contemporaneamente, si assiste a un sorprendente e inaspettato ritorno alle fotocamere analogiche: sì, quelle con la pellicola! Le macchine fotografiche che avevamo chiuso nel cassetto, ma anche le “usa e getta” e le Polaroid stanno vivendo una nuova era di popolarità per una ragione fondamentale: producono scatti unici e deliziosamente imperfetti che hanno la peculiarità di fermare l’attimo così com’è, senza abbellimenti né edulcorazioni.
Sommersi dalle fotografie digitali
Questa tendenza sembra affacciarsi particolarmente nei giovanissimi, abituati a poter scattare un numero illimitato di fotografie attraverso gli smartphone. Troppe immagini, spesso mai più guardate, soltanto immagazzinate chissà dove nei nostri dispositivi digitali. Tanto che ce ne dimentichiamo e molte delle nostre foto digitali durano solo fino al cambio del telefonino. Tutto il contrario di ciò che accade con gli album delle vecchie fotografie, testimonianza di momenti preziosi che resistono al trascorrere del tempo.
La riscossa delle macchine fotografiche analogiche
Da qualche tempo a questa parte, la macchine fotografiche analogiche stanno tornando in auge. Ai concerti, molti fan mettono da parte i cellulari per sfoderare delle semplici “usa e getta” e centellinare gli scatti più significativi della serata. La fotografia digitale ha infatti una magia che è preclusa a quella digitale: solo dopo lo sviluppo della pellicola e la stampa si svela il risultato finale.
La magia di catturare l’istante
La fotografia analogica ha inoltre un sapore vintage non replicabile, fatto di malinconia e memoria. Inoltre un rullino non è infinito, pertanto il fotografo è costretto a selezionare con cura gli istanti da catturare, creando un legame emotivo autentico con i soggetti. Un aspetto lontanissimo dalla logica dello smartphone che ti porta a scattare a raffica, tanto prima o poi una foto verrà bene… Le foto analogiche potrebbero non raggiungere la perfezione estetica delle immagini digitali ritoccate successivamente, ma riescono a catturare l’essenza di un momento e le emozioni vissute in quel preciso istante.
La ricerca dell’autenticità
In contrasto con il fenomeno del “dismorfismo da selfie”, che vede le persone ossessionate dall’analizzare e modificare le proprie immagini digitali, le foto analogiche catturano l’autenticità e la realtà dei momenti. Non a caso social network alternativi come BeReal, nati per contrastare la mancanza di autenticità, stanno guadagnando terreno soprattutto tra i membri della Generazione Z.
Meno desiderio di apparire, più piacere di ricordare
Il desiderio di autenticità, legato al ritorno alle fotocamere analogiche, contrasta con la ricerca della perfezione artificiale che ha permeato questi anni social, caratterizzati dalla smania di apparire sempre cool. La fotografia, associata a una ricerca ossessiva della perfezione digitale, torna così a essere uno strumento di espressione personale e una via per materializzare i ricordi.
Anche Gigi Hadid stregata dalle foto analogiche
L’amore per le foto analogiche ha contagiato anche le star. Gigi Hadid porta con sé una macchina fotografica usa e getta ovunque vada e ha un account segreto su Instagram, @gisposable, dove pubblica le sue foto.
Immagini che ritraggono senza filtri il mondo della moda, in uno stile vintage che ricorda gli anni ’90. Nei suoi scatti compaiono Kendall Jenner, Bella Hadid e Hailey Bieber, ma anche Ashley Graham, Doutzen Kroes, Donatella Versace e perfino Jennifer Lopez.