Pene severe per gli studenti che attuano azioni di violenza o bullismo, riformulazione delle regole alla base del voto in condotta e riforma dell’istruzione tecnico professionale.

Sono i provvedimenti contenuti nel disegno di legge approvato dal Consiglio dei ministri allo scopo di punire severamente gli alunni più indisciplinati e rendere la formazione tecnico-professionale al passo con i tempi e appetibile al mercato del lavoro.

Voto in condotta: cosa cambia

La normativa attuale prevede che la bocciatura o la non ammissione all’esame di Stato con il 5 in condotta sia attuata esclusivamente in presenza di gravi atti di violenza o di commissione di reati. Con la riforma si stabilisce invece che l’assegnazione del 5, e quindi della conseguente bocciatura, potrà avvenire anche a fronte di comportamenti che costituiscano gravi e reiterate violazioni del Regolamento di Istituto.

Chi a fine anno si ritroverà 6 in condotta in pagella non potrà cantare subito vittoria. Verrà infatti “rimandato” a settembre, quando dovrà presentare una tesina sul tema dell’educazione civica. Nel caso in cui lo studente dovesse prendere 6 in condotta al quinto anno, allora verrà ammesso alla maturità con l’obbligo di presentare l’elaborato sul tema del vivere civile in sede d’esame di Stato.

Il massimo dei crediti scolastici sarà destinato invece a chi avrà 9 o 10 in condotta, con la possibilità di fare media nel calcolo del voto finale.

Tradizionalmente riservato alle scuole superiori, il voto in condotta farà il suo ingresso anche alle medie, sostituendo il giudizio degli insegnanti. Anche in questo caso la valutazione inciderà sulla media generale dell’alunno.

Sospensioni, il nuovo “percorso”

I nuovi provvedimenti varati dal Consiglio dei Ministri agiscono anche sul criterio della sospensione. Quest’ultima, intesa come semplice allontanamento dalla scuola, non ci sarà più. Lo studente sospeso sarà coinvolto in attività scolastiche – assegnate dal consiglio di classe – di riflessione e di approfondimento sui temi legati ai comportamenti che hanno causato il provvedimento. Un percorso che si concluderà con la produzione di un elaborato su quanto è stato appreso. Se la sospensione dovesse supoerare i due giorni, lo studente dovrà svolgere attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate.

Studenti italiani all'uscita da scuola

La nuova formazione tecnico professionale

Per quanto riguarda la riforma degli Istituti tecnici e professionali, l’obiettivo è l’avvio dal prossimo anno scolastico di una sperimentazione in larga scala del modello 4+2, percorsi quadriennali più due ulteriori annualità negli Its Academy (potrà coinvolgere fino a un massimo del 30% di istituti tecnici e professionali del territorio).

Sarà utilizzata una metodologia “on-the-job“, con un massiccio utilizzo della formazione pratica. Un aspetto nuovo – sempre secondo quanto si apprende – è il concetto di “campus tecnologico-professionale“, che coinvolgerà istituti tecnici e professionali in un percorso unico e integrato. Ciò prevede l’ingresso di docenti ed esperti dal mondo del lavoro, contribuendo a un’offerta didattica più varia e applicata.

Meloni: “Riportiamo la cultura del rispetto nelle scuole”

“Con la riforma del voto di condotta e della sospensione riportiamo la cultura del rispetto nelle scuole, e rafforziamo la autorevolezza dei docenti. È una svolta molto attesa dalla società italiana“. Queste, a quanto si apprende, le parole di Giorgia Meloni in Cdm.

La premier ha elogiato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, anche per la riforma della istruzione tecnico professionale, “molto attesa dalla scuola italiana, dall’opinione pubblica e dalle forze produttive – ha detto Meloni -. Si tratta di una riforma che rende competitiva la filiera della istruzione tecnica e professionale trasformandola in un percorso formativo di serie A e collegandola con il mondo del lavoro e dell’impresa. Offriamo così importanti opportunità lavorative ai nostri giovani e rendiamo più competitivo il nostro sistema produttivo”.