Il principe George ha soltanto 10 anni, ma William e Kate stanno già iniziando a prepararlo per diventare, un giorno, il sovrano del Regno Unito. Il principe e la principessa del Galles, secondo il biografo reale Robert Gardman, starebbero riflettendo molto seriamente su come far crescere il loro primogenito per rendere la futura transizione ai doveri della corona senza intoppi.
Il nuovo libro del biografo reale
A gettare luce sul processo di preparazione di George è il nuovo libro del giornalista Robert Gardman “Becoming a King: King Charles III and the Modern Monarchy”. In un’intervista al settimanale americano People, il biografo reale ha affermato che William desidera “normalizzare” i doveri reali per il piccolo George, secondo in linea di successione al trono dopo di lui.
Un cammino graduale verso i doveri reali
“Williams e Kate non lo negano e ci si riflette molto – ha detto Hardman -. La sensazione è che la priorità sia che lui e i suoi fratelli non vengano scoraggiati, che non sia spaventoso, che sia qualcosa che capiscano che farà parte della loro vite”.
La partecipazione di George agli appuntamenti reali
Il principe George ha già partecipato a numerosi eventi importanti negli ultimi anni, tra cui le celebrazioni del giubileo della defunta regina Elisabetta II e l’incoronazione di re Carlo III, dove è stato raggiunto dai suoi fratelli più piccoli, la principessa Charlotte e il principe Louis. Secondo Hardman, far fare a George esperienze in occasione di questi eventi è una delle massime priorità di William. Come sottolinea nel libro un amico della famiglia reale, tutto questo fa parte del lavoro più importante che ha il principe di Galles: “Allevare il prossimo re”.
Nessun dovere reale per George fino ai vent’anni
Mentre Hardman ha spiegato che i preparativi sono già in corso, una fonte di Kensington Palace gli ha rivelato che “non c’è alcuna aspettativa che i doveri reali entrino in vigore finché George non avrà superato i vent’anni”.
Autonomia e destino reale: George, William e Carlo
Il principe George dovrebbe dunque godere, almeno fino ai vent’anni, di una certa libertà decisionale. Del resto anche il padre William ebbe una certa autonomia nella scelta dell’università, St Andrews, e nei primi impegni reali. Non ebbe la stessa fortuna re Carlo, a cui fu imposto che sarebbe andato al Trinity College di Cambridge, e poi si sarebbe arruolato nella Royal Navy.