“The Batman“
Esce il 3 marzo anche in Italia The Batman, la versione n. 12 . Il più umano dei supereroi ha stavolta il volto di Robert Pattinson. Catwoman è la bellissima Zoë Kravitz.
Il film numero 12 ha la regia di Matt Reeves, con Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne all’inizio della sua “carriera” di giustiziere. Assieme a lui tornano Catwoman, l’Enigmista e Pinguino. Il miliardario si troverà faccia a faccia con la storia della sua famiglia, non così onorevole.
Batman è figlio di un lavoro collettivo. Una quarantina fra disegnatori e sceneggiatori nel corso dei decenni gli ha dato forma, anima e carattere, reinventandolo di continuo. È stata la sua fortuna. Così Batman è diventato un mito a livello mondiale e contende a Superman lo scettro del più popolare e leggendario dei supereroi. Ma rispetto a Superman una qualità lo rende unico, fratello di ogni lettore e spettatore: è un uomo. Non ha superpoteri. Solo grande intelligenza, enorme volontà e fisico straordinario, coltivati con un duro e costante allenamento.
Batman al cinema
È che dietro Batman c’è un uomo. Come tutti noi. E nessun uomo, neppure il più talentuoso e geniale, è perfetto e ha sempre ragione. Ha una fidanzata, un paio di tormentati amori, molte passioni e due figli, Helena e Damian. Vive in più mondi paralleli, grazie anche a diversi linguaggi: fumetto, animazione, serie tv, videogiochi, cinema. E a renderlo immortale negli ultimi decenni è stato proprio il grande schermo, che gli ha dedicato due serial cinematografici negli anni ’40 e 11 pellicole. La prima è del 1966 con Adam West, anche protagonista di una serie televisiva. Poi è arrivato il magnifico Batman di Tim Burton nel 1989, con Michael Keaton nei panni dell’eroe e Jack Nicholson in quelli di Joker. Tre anni più tardi, altro successo: Batman – Il ritorno, sempre di Burton-Keaton con Michelle Pfeiffer come Catwoman. Sono stati Batman anche Val Kilmer, George Clooney, Christian Bale, Ben Affleck.
Batman nacque 82 anni fa
Da 82 anni le avventure di Batman avvincono una vasta schiera di appassionati, pronti a festeggiare sabato 18 settembre il “Batman Day”. Istituito nel 2014, è l’appuntamento mondiale che celebra la nascita dell’uomo pipistrello, alias il Cavaliere Oscuro, alias Bruce Wayne, questo il vero nome registrato all’anagrafe di Gotham City, immaginaria metropoli gotica modellata sulla New York degli anni ’30.
Per l’occasione, è appena uscito un volume antologico di 184 pagine, Batman: Il Mondo (DC Comics), in cui 28 artisti di 14 Paesi, dall’Italia alla Cina, dalla Francia al Giappone, dal Brasile alla Russia, raccontano nuove avventure dell’uomo pipistrello in giro per il Pianeta. Mentre a metà ottobre debutta una miniserie in 3 parti intitolata Batman: l’impostore, sugli inizi della sua personale guerra contro il crimine.
Come nacque Batman
A inventarlo sono stati Bob Kane al disegno e Bill Finger alla scrittura. Meno di 2 anni prima era apparso Superman: un trionfo clamoroso. Bisognava cavalcare l’onda, inventarsi un altro giustiziere urbano capace di replicarne il successo a fumetti. Kane e Finger si sono messi al lavoro, influenzati da film muti come Il segno di Zorro e The Bat, da personaggi come l’Uomo mascherato e l’Uomo ombra, dalle macchine volanti di Leonardo, e nel maggio del 1939 sul numero 27 della rivista Detective Comics, pubblicata da quella che diventerà la DC Comics (una delle più importanti case editrici di fumetti al mondo), appare The Bat-man, con la maschera dalle lunghe orecchie e il largo mantello.
Batman e Gotham City
La missione di Batman è sorvegliare le strade di notte e difendere i cittadini a Gotham City. Come si scoprirà più avanti, tutto viene dall’infanzia. E da un terribile omicidio. Bruce Wayne ha 8 anni. È il 26 giugno dell’anno di grazia 19… e sta uscendo da un cinema dove ha appena visto con i genitori Il segno di Zorro. Suo padre Thomas Wayne e sua madre Martha lo tengono per mano. Su di loro piomba un rapinatore, Joe Chill, e nel tentativo di rapina padre e madre vengono uccisi. Sulla loro tomba il piccolo Bruce giura che lotterà contro tutti i criminali per liberare dal male Gotham City, la più oscura città d’America.
Nei successivi 20 anni, grazie alla cospicua eredità genitoriale, Bruce viaggia per il mondo e, sotto la guida dei migliori maestri, apprende le arti marziali e il tiro con l’arco, studia scienze e criminologia, coltiva la memoria e le sue capacità deduttive. Ha un quoziente intellettivo mostruoso, è enormemente ricco, è un fortissimo atleta e diventa un investigatore insuperabile. Rientrato a Gotham, medita su come agire: «I criminali sono codardi e superstiziosi. Il mio travestimento dovrà infondere il terrore nei loro cuori. Dovrò essere una creatura della notte, nera, terribile, un… un…». In quel momento un pipistrello, creatura notturna per eccellenza, gli svolazza davanti. «Ma certo!» esclama. «È un segno: diventerò un pipistrello!».
I personaggi che ruotano intorno a Batman
Di giorno è Bruce Wayne, miliardario filantropo; di notte, Batman. E comincia la lotta senza quartiere contro la criminalità con l’insegnamento del padre sempre ben presente: «Ogni caduta serve, perché bisogna imparare a rialzarsi». Suoi compagni di avventura sono il fedele maggiordomo Alfred, il commissario di polizia Jim Gordon e Robin, il ragazzo meraviglia. Mentre fra i molti terribili avversari si distinguono Joker, Catwoman, Il Pinguino, l’Enigmista, Due Facce. Di sé dice: «Non mi arrendo mai. Non posso. Io sono Batman. Proteggo questa città. Salvo la gente. Indago sui crimini. Veglio sugli innocenti. Punisco i colpevoli». A volte si riconosce superficiale, egoista e spericolato, come un adolescente mai diventato adulto.
A proposito di famiglia, una curiosità che è insieme sberleffo e beffa da universo parallelo. Su Wikipedia la madre di Bruce, Martha Kane, ereditiera delle industrie Kane Chemical, risulta nata in Molise, a Castellino del Biferno. Come ignorare un simile scoop? Chissà se lo sapevano Bob Kane e Bill Finger. Anche su questo, prima o poi, dovrà indagare Batman. Un piccolo mistero che lo rende ancora più umano. E anche un po’ italiano. Forse.