Se siete genitori di un adolescente, probabilmente l’avete vissuta anche voi. Quella fase della della vita, la Harry Potter mania, che faceva contare i giorni per l’uscita del nuovo volume della saga (e poi, del film) e che vi faceva intravedere vostro figlio solo a tratti, seminascosto dietro a un tomo da centinaia di pagine. A me è capitato la scorsa estate: mia figlia non ha vissuto l’esplosione delle storie del maghetto in tempo reale perché troppo piccola, ma ne è rimasta ugualmente affascinata non appena ha avuto l’età. Cosa che mi ha fatto riflettere sulla durata del successo di Harry Potter negli anni, successo che spesso lo ha fatto definire come un nuovo classico.
In uscita l’ottavo volume della saga
Adesso, grazie a una ricerca Doxa commissionata da Salani, editore italiano di Harry Potter, per la quale sono stati intervistati 615 giovani tra i 18 e i 30 anni e 1.689 ragazzi tra i 5 e i 13 anni, sappiamo anche qual è stato (e qual è) l’impatto del maghetto sui giovani lettori. Presentata in occasione dell’uscita dell’ottavo volume, Harry Potter e la Maledizione dell’Erede, la ricerca ci dice che l’eredità del maghetto è forte. Che i giovani lettori delle sue avventure sono anche i più attenti ad alcuni valori chiave della storia. E che non abbandonano quelli che sono stati i loro personaggi preferiti dell’adolescenza, rileggendo più volte i volumi e trovando sempre qualcosa di nuovo.
I valori del maghetto
Qualche cifra: il 47% per cento del campione 18-30 ha letto più di 4 libri della saga e il 30% da 1 a 3. Lettori e non lettori hanno comunque vissuto il fenomeno: «La nostra generazione è stata segnata: quando noi eravamo bambini era un must!», si legge tra le dichiarazioni degli intervistati. Ma soprattutto il maghetto con gli occhiali ha contribuito a diffondere dei valori positivi: ai primi posti l’amicizia e il coraggio, seguiti dal gioco di squadra, così importante da imparare quando si cresce e così valorizzato dalla collaborazione forte e continua tra Harry, Hermione e Ronald. E ancora, a seguire: il non arrendersi davanti agli ostacoli, la lealtà, la curiosità e l’impegno.
Non solo: metà dei forti lettori della saga dichiarano che le avventure di Harry hanno stimolato in loro creatività e fantasia e li hanno aiutati a crescere.
I giovani adulti di oggi
Ma cosa ne è stato dei bambini della Generazione Harry Potter una volta cresciuti? L’indagine svela che quasi la metà di loro, diventato adulto, attribuisce al maghetto il merito di aver trasmesso la passione per la lettura (46%, con una media di 8 libri letti nell’ultimo anno per i “lettori forti” della saga, quelli da più di 4 libri). E ci dice che gli appassionati di Harry sono diventati giovani adulti ottimisti, aperti e disponibili, con interessi più vari e sfaccettati rispetto ai non lettori della saga.
E i bambini di oggi, quelli che quando usciva il primo volume firmato da J.K. Rowling magari non erano nemmeno nati? Continuano ad apprezzarlo, con una costanza negli anni degna di grandi classici come Topolino, Tom & Jerry, Geronimo Stilton e sì, pure i Pokémon. Quello che amano di più? Per usare le loro parole, il “miscuglio di emozioni”, il fatto che alcuni momenti siano divertenti, altri avventurosi, altri ancora facciano paura. E il poter volare con la fantasia, chiave del successo di tutte le storie che restano per sempre, come ha dichiarato una piccola intervistata:
«Mi piacciono i libri di magia e fantasia, mi fanno sentire magica, ho l’impressione che con la fantasia posso fare tutto».