In Lady Bird, debutto alla regia di Greta Gerwig (in sala dal 1° marzo), Saoirse Ronan interpreta Christine, una teenager ribelle che si tinge i capelli di rosso fuoco, sogna di trasferirsi da Sacramento a New York e litiga con la mamma.
«Nella scena iniziale, dopo una discussione, Christine apre lo sportello e si getta dall’auto in corsa. È un film sulle dinamiche tra madri e figlie, sul valore dell’amicizia e delle difficoltà della crescita» spiega la 23enne attrice irlandese, che per il ruolo ha ottenuto la terza nomination all’Oscar (dopo quelle per Espiazione, a soli 14 anni, e per Brooklyn nel 2016). «Sono felice di far parte di questa storia di formazione femminile così onesta».
Pensi che ce ne siano poche?
Decisamente. Al cinema i teenager maschi vengono ritratti come spiriti autonomi che maturano grazie all’esperienza. Invece i film sull’adolescenza delle ragazze riconducono ogni cosa alle relazioni sentimentali, come se l’amore fosse il nostro unico pensiero. È un aspetto importante nella vita di ciascuno, ma non è mica l’unico.
Christine insiste per farsi chiamare Lady Bird. Tu sei mai stata così testarda su qualcosa?
Per me è fondamentale, da sempre, che la gente sappia che sono irlandese, anche se sono nata a New York. Quando avevo 5 anni, poi, volevo essere chiamata Sarah o Hannah, perché Saoirse è davvero inusuale (significa libertà in gaelico, ndr). Oggi che sono adulta e più sicura di me, invece, non cambierei il mio nome per nessuna ragione.
Che adolescente eri?
Ho sempre seguito le regole. Rispetto a Lady Bird non ho frequentato il liceo, perché già lavoravo nel cinema. Quell’esperienza mi è mancata, perciò è stato divertente frequentare, anche se per finta, una scuola americana: durante le riprese ho avuto il mio armadietto e sono andata al ballo di fine anno, un’idea che ho sempre trovato romantica.
Com’è il rapporto con tua madre?
Splendido, ci sentiamo ogni giorno e sa tutto quello che mi succede.
È vero che ti sei ubriacata prima di vedere LadyBird?
Sono andata al cinema insieme a un’amica e, dato che non mi piace riguardami sullo schermo, ero un po’ ansiosa. Ho bevuto 3 calici di vino e mi sono rilassata, sentendomi una spettatrice qualsiasi. Ha funzionato, credo che ci riproverò!