Dopo aver regolamentato la circolazione lungo le strade urbane per monopattini, hoverboard e veicoli ecologici, ora arrivano le novità anche per le biciclette in città, con multe salate per chi non rispetterà le precedenze alle due ruote e ai pedoni. Via libera anche all’installazione di autovelox nei centri urbani (finora erano previsti solo in autostrada e arterie ad alto scorrimento). I netturbini potranno multare e gli ausiliari della sosta avranno più margine di intervento. Novità anche per quanto riguarda la circolazione degli scooter a tre ruote in autostrada. Nessun inasprimento delle sanzioni, invece, per chi guida parlando al cellulare nel decreto Semplificazioni, approvato in Senato, considerato una “mini-rivoluzione”.

Bici contromano: come e dove

Rappresenta forse la novità più eclatante, accolta non senza qualche riserva dall’Asaps. Il testo approvato dal Senato prevede infatti l’istituzione di una « strada urbana ciclabile» a una sola carreggiata, con limite di velocità a 30 km/h, appositamente definita da segnaletica, dove le biciclette avranno la precedenza. Ma non è tutto: sulle strade con limite 30 km/h, sarà possibile istituire il «doppio senso ciclabile», ossia la possibilità che le biciclette possano circolare anche contromano rispetto agli altri veicoli, lungo la corsia ciclabile. «Io voglio restare ottimista, ma non sono così sicuro che si tratti di un’ottima idea. Al momento si capisce che si tratta di strade che avranno una delimitazione tratteggiata a indicare la sede per i veicoli a motori e quella per le bici, ma occorrono maggiori specificazioni da parte dei decreti attuativi» spiega Biserni.

I netturbini possono dare le multe

Gli operatori ecologici addetti alla raccolta dei rifiuti potranno multare chi dovesse parcheggiare in divieto di sosta in prossimità dei cassonetti, impedendo quindi la raccolta, o nelle zone di pulizia stradale. Se autorizzati, i dipendenti comunali potranno procedere anche alla richiesta di rimozione dei veicoli in contravvenzione. Le modifiche al Codice della Strada prevedono anche più “poteri” per gli ausiliari della sosta. «Va bene aumentare i controlli sulle strade, ma non si capisce perché potenziare quelli da parte di personale come i netturbini o gli ausiliari, seppure formati tramite corsi, depotenziando però quello istituzionale, come la Polizia Stradale, che da anni non riesce a far fronte ai propri compiti perché sottodimensionato» osserva Giordano Biserni, presidente dell’Associazione amici della polizia Stradale (Apasps), interlocutore del Governo da anni.

Autovelox anche in città

I rilevatori automatici della velocità (fissi) fanno il loro ingresso in città. I Sindaci, d’intesa con i Prefetti, potranno installare autovelox fissi anche nelle «strade urbane di quartiere e locali» mentre al momento sono previsti solo in autostrada o lungo le arterie ad alto scorrimento. A Milano l’Assessore alla Mobilità, Mauro Granelli, ha fatto sapere di avere già individuato alcune aree dove prevederne la collocazione allo scopo di ridurre il «rischio di investimento dei pedoni, cioè lungo le vie dritte e larghe che facilitano la velocità, ma si è in presenza di scuole, abitazioni, negozi, servizi per cui vi sono attraversamenti pedonali».

Arrivano le “zone scolastiche”

Proprio a tutela di alunni, studenti, genitori e accompagnatori, sono previste «zone scolastiche» nelle città, cioè aree in prossimità di istituti, che saranno delimitate da apposita segnaletica orizzontale e verticale (dunque strisce a terra e cartelli). Potranno essere transennate in modo da impedire o limitare la circolazione di tutti o parte dei veicoli, in determinate fasce orarie stabilite tramite ordinanza del Sindaco, che corrisponderanno a quelle di ingresso e uscita da scuola. Il testo prevede multe da 164 a 664 euro e sospensione della patente da 15 a 30 giorni per i trasgressori.

Scooter a tre ruote in autostrada

La riforma del Codice della Strada che ha ottenuto il via libera da parte del Senato per la conversione in legge, consente la circolazione agli scooter a tre ruote anche in autostrada. Si tratta dei ciclomotori a 50 cc di cilindrata, adibiti al trasporto di passeggeri. Resta, dunque, il divieto per quelli commerciali (per intenderci, quelli come l’Apecar).

Revisione auto posticipata per Covid

Il testo, contenuto nel decreto Semplificazioni, consente di posticipare la scadenza della revisione obbligatoria per i veicoli che la prevedevano entro il 31 luglio. I proprietari avranno così tempo fino al 31 ottobre, dal momento che l’emergenza sanitaria ha impedito in molti casi di ottemperare all’obbligo.

Problemi irrisolti: cellulare alla guida e tir

«Si tratta davvero di una mezza rivoluzione, perché le novità introdotte con l’approvazione da parte del Senato, martedì 8 settembre, del decreto Semplificazioni (n. 76 del 16 luglio 2020, NdR), si sono toccati – modificandoli – ben 19 punti del Codice della Strada e di altre leggi in materia di circolazione. Resta il rammarico per non aver messo mano, invece, ad alcuni aspetti importanti, come l’inasprimento delle sanzioni per chi guida parlando al telefono. Sono 5 anni, dal 2015 che chiediamo la sospensione immediata della patente alla prima infrazione e multe più salate. Spiace che non si sia trovato spazio neppure in questa occasione, che ormai sembra l’ultima visto che l’approvazione da parte della Camera, che sembra scontata, arriverà entro il 14 settembre» spiega Giordano Biserni, aggiungendo: «Non sono state introdotte modifiche sul fronte della circolazione dei mezzi pesanti, per evitare incidenti legati a turni di guida proibitivi e stancanti, né è stato previsto un rafforzamento del personale di polizia stradale o vigili urbani, per presidiare autostrade o strade urbane, specie in prossimità delle scuole».