Dopo le prime sperimentazioni, in un piccolo gruppo di comuni è partito in grande stile il maxipiano di e-distribuzione (la nuova denominazione sociale di Enel distribuzione). Il via ufficiale è stato dato a fine giugno dal colosso energetico. Per attuare una direttiva europea sull’efficienza energetica, recepita anche dall’Italia, in una manciata di anni saranno sostituiti oltre 32 milioni di contatori elettrici di prima generazione in abitazione private e in aziende. Al loro posto verranno installati misuratori elettronici 2.0 di nuova generazione, gli Open meter.

A cosa servono i nuovi contatori?

Per gli utenti, che già per il contatore pagano e continueranno a pagare una quota in bolletta, non si prevedono spese aggiuntive. “Sarà un’operazione a costo zero per i cittadini» ripetono dalla società del gruppo Enel”. I vantaggi, invece, dovrebbero essere più di uno. “Gli Open meter consentiranno di accedere in modo dettagliato alle informazioni di consumo. In particolare permetteranno di verificare quanta energia elettrica è stata utilizzata e registrata, suddivisa nelle diverse fasce. Si potrà esaminare in dettaglio l’andamento dei consumi giornalieri, grazie ai dati di misura per singolo quarto d’ora. E si conosceranno l’effettiva potenza assorbita in ogni momento, la media per ogni quarto d’ora e quella massima prelevata nella giornata”.

Come si misureranno i consumi?

Basterà una app, in tempo quasi reale, per scorrere le misurazioni sul monitor di un computer, su un tablet o sullo smartphone. E si potranno correggere abitudini scorrette, e costose, distribuendo meglio i consumi. Non solo. “Attraverso la telelettura dei dati rilevati ogni 15 minuti – altra garanzia data da e-distribuzione – i venditori di energia potranno inviare fatture basate sui consumi puntualmente registrati, minimizzando la fatturazione di acconti e conguagli”.

Come avverrò la sostituzione?

I disagi, per il cambio, saranno contenuti. O, almeno, così viene assicurato. Nelle vie e sui portoni degli immobili interessati verranno affissi degli avvisi, con un anticipo di almeno cinque giorni, con l’indicazione della data precisa dell’inizio dei lavori di sostituzione. Il cliente non sarà tenuto a seguire di persona le operazioni necessarie per installare il nuovo apparecchio, ad eccezione dei casi in cui per accedere al vechio contatore sarà necessaria la sua presenza o quella di un incaricato risultino indispensabili. Non sarà dovuto alcun compenso al personale incaricato dell’intervento, tecnici riconoscibili attraverso un tesserino dotato di foto (occhio alle truffe!). Qualora l’attività sia affidata ad un’impresa appaltatrice, verrà informata l’autorità locale di pubblica sicurezza. Non ultimo. Le misure e i collegamenti degli Open meter sono compatibili con quelle degli attuali contatori e dunque non si dovranno spaccare muri o allargare nicchie, né modificare prese e barrette di fissaggio. È invece da mettere in preventivo, per evidenti motivi, una “brevissima interruzione” dell’energia elettrica.

Chi paga i nuovi apparecchi?

Luigi Gabriele, responsabile del settore Energia, gas e acqua di Codici, ha una posizione critica, diversamente dai responsabili di altre associazione di consumatori: «La sostituzione del contatore» rimarca «non è gratuita. Lo è solo l’atto della rimozione di quello vecchio e della installazione di quello nuovo. Il contatore viene già pagato in bolletta, sotto la voce oneri di distribuzione e misura. Il costo degli apparecchi in arrivo oscillerà tra i 100 e 240 euro, a seconda dell’anno in cui saranno cambiati».

E-distribuzione, sul punto, smentisce e precisa: «I costi indicati di Codici fanno riferimento a un parametro superiore al reale costo unitario dei misuratori. La spesa in bolletta per i clienti, per le attività di misura, compresi i costi per il contatore, è di meno di 3 euro a bimestre e rimarrà la stessa anche con il nuovo dispositivo, che garantisce invarianza tariffaria, come previsto dall’Autorità per l’energia».

Tutti devono sostituire i vecchi apparecchi?

Per e-distribuzione l’installazione dei nuovi apparecchi è dovuta, non lasciata cioè alla libera scelta dei singoli cittadini. Per Codici, no. La sostituzione del contatore – è la tesi dell’associazione, smentita dalla società di Enel – non è obbligatoria per legge e soprattutto non si è tenuti a farlo cambiare se non si è concluso il ciclo di vita del precedente, 15 anni (per sapere l’età del “vecchio” misuratore basta leggere la data di produzione sullo stesso apparecchio)”.

A chi chiedere informazioni?

Altre informazioni si possono avere chiamando il numero verde 800.085.577 (armati di santa pazienza, perché non risponde subito un operatore, ma per parlare con un addetto bisogna seguire più indicazioni preregistrate) oppure consultando il sito web e-distribuzione.it.

L’attivazione del servizio Open meter plan, all’interno dell’area riservata, consentirà di “seguire la percentuale di avanzamento dell’attività di sostituzione regione per regione, arrivando al dettaglio del singolo comune, e di verificare se nel trimestre in corso è prevista l’installazione del contatore 2.0 nell’area di residenza o di interesse”.

Domande, dubbi, curiosità? 

Nelle pagine con le faq, sempre sul portale e-distribuzione.it, si trovano le risposte a dubbi e curiosità. Un nuovo contatore – ecco una domanda ricorrente, a titolo di esempio – può essere installato in un luogo diverso da quello attuale? “L’attività di sostituzione, che è gratuita, prevede che il contatore venga installato nello stesso posto in cui si trova quello attualmente in opera. Non è quindi possibile installare il nuovo contatore in un luogo diverso. Se il cliente desidera spostarlo, deve fare richiesta tramite il proprio fornitore di energia elettrica, che gli comunicherà il relativo preventivo di spesa”.  

Il nuovo contatore elettronico – altro quesito, tecnico – sarà connesso con la fibra ottica? “No, Open meter non ha collegamenti in fibra ottica. Invia i dati di misura attraverso il cavo elettrico, tramite onde convogliate sfruttando la tecnologia Plc (Power line communication)”.