Fino al 30 luglio 2016, quando si è diffusa la notizia della morte dell’attrice Anna Marchesini, di artrite reumatoide si parlava poco. La comica del Trio, che ci aveva regalato tanti momenti di leggerezza, da anni combatteva in silenzio contro “la bestia”, come viene chiamata questa terribile malattia di cui in Italia soffrono 400.000 persone, in 8 casi su 10 donne tra i 40 e i 60 anni. Numeri significativi che ci hanno spinto ad approfondire online questo tema.
Un fiume di commenti e storie ci ha aperto gli occhi su una realtà di sofferenza, fisica e psicologica, ma anche grande dignità. Abbiamo dato voce a tutte voi perché pensiamo che la sfida del futuro sia uscire allo scoperto, come ha fatto Anna Marchesini con il libro Moscerine. E parlare della malattia dalla diagnosi spesso lunga e faticosa, quando invece per combatterla è importantissimo riconoscerne i sintomi al più presto.
Ecco quindi le vostre meravigliose, struggenti storie.
L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune. «Significa che a scatenarla è un’esagerata reazione del sistema immunitario che attacca le cellule sane credendole nemiche. Ne conseguono un danno alle articolazioni e un’infiammazione che, se non viene curata, può compromettere gravemente la vita di chi ne soffre non solo fisicamente, ma anche dal punto di vista psicologico» spiega Oscar Epis, direttore del Centro di reumatologia dell’ospedale Niguarda di Milano. «Il problema è il ritardo nella diagnosi. In quasi 6 casi su 10 all’inizio i sintomi vengono sottovalutati e confusi con i tradizionali dolori reumatici. Se non si interviene in tempo, nel 50% dei casi si arriva all’invalidità permanente in 10 anni».
Gli ultimi dati dell’Anmar (Associazione nazionale malati reumatici) sono sconvolgenti.
2 anni: il tempo medio tra i primi sintomi e la diagnosi
60% i casi di artrite reumatoide scambiati con tradizionali dolori reumatici
10 anni: il tempo per arrivare all’invaldità permanente nel 50 % dei casi se non presi in tempo
2 anni: il tempo per arrivare all’invalidità permanente nel 10% dei casi
70%: la percentuale di pazienti che presenta alterazioni ben visibili a livello delle cartilagini e delle ossa già nei primi 2 anni.
10 anni: dalla diagnosi, il tempo che impiega la metà dei pazienti ad arrivare alla condizione di non poter svolgere mansioni quotidiane e lavorare.
25%: le pensioni di invalidità in Italia concesse a malati reumatici