Il suo ‘Meraviglie, la penisola dei tesori‘ conquista il prime time con oltre 5 milioni e mezzo di telespettatori e quasi il 24% di share. A quanto pare un vero fenomeno visto che Alberto Angela riesce a tenere incollati alla televisione i suoi fan preferendo il nostro Belpaese a qualsiasi saga americana. 

E pensare che nessuno, o pochi, fino a qualche anno fa, avrebbe scommesso sul fatto che il figlio di Piero Angela – che ormai ammette, scherzando, di essere riconosciuto come il papà di Alberto – diventasse uno dei volti di punta dell’ammiraglia. E, soprattutto, che ottenesse il consenso di gran parte del pubblico maschile e femminile, sospirante e sognante mentre lo guarda parlare dei sassi di Matera o dei mosaici di Pompei.

Alberto ha sempre lavorato sodo, fin da quando mise un piede nell’emittente svizzera che lo ha iniziato al piccolo schermo, senza pressioni e senza raccomandazioni (magari una piccola spintarella?): padre e figlio condividono sì le stesse passioni, ma se Alberto è arrivato dov’è, lo deve soprattutto alla sua capacità di trasmettere arte e storia in modo semplice e con un entusiasmo tali da contagiare chi lo guarda e ascolta.

Il mio obiettivo“, ha spiegato Alberto Angela a Repubblica, “è quello di scuotere gli italiani, che sanno benissimo di vivere in un Paese ricco di meraviglie ma non se ne vantano mai. Questo programma deve essere uno specchio per gli Italiani, devono vedere quanto siamo belli“.
Un obiettivo centrato alla grande, almeno stando alle parole dei telespettatori, letteralmente rapiti dal viaggio del conduttore e dal modo ‘sublime ed ammaliante’ di raccontare la storia delle Meraviglie della nostra Penisola. Con tanto di standing ovation sui social e decine e decine di commenti (peraltro in un italiano impeccabile, che non è così scontato per la Rete): sui Twitter l’hashtag dedicato resta in cima ai trend topic e le iperboli si sprecano per omaggiare il talento attrattivo del giornalista. Anzi, del divulgatore scientifico, come ama definirsi Alberto.
Moltissimi i fan del conduttore rapiti, oltre che dalle immagini, anche dal fascino di Angela, e che non si sono fatti scappare la possibilità di creare intorno a lui meme e gruppi auto-soprannominati ‘Angelers‘.

Insomma, Alberto Angela, a quanto pare senza che ce ne rendessimo conto, è diventato quasi un sex symbol. E chissà se lo stesso gene della paleoantropologia è stato trasmesso anche a uno dei suoi tre figli Riccardo, Edoardo e Alessandro: così possiamo stare sicuri che anche le future generazioni avranno un loro Angela nel cuore e sui teleschermi!

Ma scopriamo perché piace così tanto Alberto Angela…

Perché la sua passione per l’Italia non si esaurisce mai…

Perché per qualcuno è già il Presidente del Consiglio…

Perché la trasmissione Meraviglie batte anche il ritorno di Fiorello in Tv…

Perché grazie a lui sappiamo esattamente qual è il patrimonio Unesco nel nostro Paese…

Perché la classe non è acqua…

Perché è l’unico che può competere con i più bei capolavori italiani …

Perché con lui l’orgoglio nazionale non ha confini…

Perché ci fa commuovere e amare la nostra Italia anche se non giocherà ai Mondiali…

Perché spiega argomenti ‘pallosi’ e li rende i più interessanti del Pianeta…

Perché è un sex symbol (e una divinità) ma resta impassibile…

Perché è una grande risorsa e un vero e proprio genio…

Perché è colto, elegante, brillante, umile, dolce e pacato…

Perché è l’unico che voteremmo ad occhi chiusi da qualsiasi parte politica stia…

Perché è quello che tutti vorremmo dal nostro uomo…

Perché è affascinante e non guasta

Questo grande successo però (per una volta non ha messo d’accordo tutti) è affiancato da un’altrettanto grande polemica scaturita intorno all’ultima puntata del programma “Meraviglie” andata in onda mercoledì 17 gennaio e dedicata alle Dolomiti. Non si può non sottolineare che il bell’Alberto si è “dimenticato” di citare il Veneto dove, solo nella provincia di Belluno, si trovano il 46% delle Dolomiti Unesco

Il servizio è stato girato interamente nella provincia di Trento, senza accenno alle province di Belluno e al Veneto, che non hanno preso bene l’esclusione geografica del programma.

E così mentre centinaia di telespettatori raccontavano ‘Meraviglie’ del loro amato Alberto, ce n’erano altrettanti che scrivevano sconcertati a Roberto Padrin, presidente della provincia di Belluno che ha dichiarato al Corriere delle Alpi: “Molti mi hanno scritto e telefonato lamentandosi per il programma e in molti sostengono che Angela abbia citato solo il Trentino Alto Adige perché le due Province hanno pagato. Io non voglio credere che sia così, perché se la televisione di Stato indirizza l’informazione per convenienza economica è molto più che grave. Se invece si tratta di disinformazione, sarebbe meglio che qualcuno rimediasse. Ma verificheremo, i modi ci sono”.

Alle accuse di Padrin si aggiungono quelle di Irma Visalli, che da assessore provinciale si occupò dell’iter per il riconoscimento delle Dolomiti a Patrimonio dell’umanità: “Quando si fa un servizio pubblico servirebbe una maggiore accuratezza scientifica”.

Insomma, vedremo come andrà a finire. Una cosa è certa: le Dolomiti sono patrimonio mondiale dell’umanità, farne una questione di confini amministrativi risulta piuttosto ridicolo e campanilista. Ne abbiamo davvero bisogno?