Due donne, due vite piene di sogni, aspettative e decisioni difficili. Loro sono Lucia e Anna, le protagoniste di un libro che fin dalla prima pagina ti farà sentire un’empatia unica con queste due anime che simboleggiano l’intero universo femminile.

Stiamo parlando di Quoziente di Ispirazione, il progetto editoriale sviluppato per Bookcity 2020 da Audi, un libro scritto da una donna che parla di due donne e si rivolge proprio a noi donne.

A firmarlo è la scrittrice e docente Sara Rattaro che, traendo ispirazione dalle storie di due donne di talento e soprattutto di coraggio, ha creato un coinvolgente racconto a due voci. In queste due voci potenti e suadenti si delineano due modelli di riferimento capaci di ispirare nuovi percorsi. 
«La mia narrativa arriva dove la vita arrossisce. Perché attraverso la narrativa spero di arrivare dove normalmente non riusciamo a raccontarci. Prendiamo i nostri genitori: difficilmente pensiamo a loro come persone che da giovani sono state allegre, frizzanti, hanno fatto cose imbarazzanti, si sono innamorate. Ti rendi conto che la vita di un individuo è molto di più di quello che tu hai modo di vedere, pur conoscendolo molto bene. Da lì parte la mia analisi», ci racconta Sara. 

La chiamiamo con il nome proprio perché questa scrittrice riesce immediatamente a diventare amica di chi la legge. Il segreto della sua scrittura così confidenziale? Risiede senz’altro nella sua ispirazione, qualcosa che per lei non è nulla di soprannaturale, trascendentale né esterno, anzi. 

«È un’alterazione della propria anima, mente e cuore, che ti permette di vedere ciò che stavi cercando: qualcosa che all’improvviso diventa interessante e a cui prima non badavi. È uno stato che ti aiuta ad andare oltre e a non avere paura degli ostacoli. Può arrivare ascoltando una canzone che ti ha emozionato, guidando, correndo, lavando i piatti, pensando a una storia che ti hanno raccontato tempo fa e di cui ti chiedi “chissà com’è andata a finire”. Nel momento in cui cominci a visualizzarla, a fantasticarci, diventa enorme: per contenerla io uso il canale della scrittura».

Lucia è una giovane donna incinta che cerca rifugio in una casa di campagna per trovare un po’ di pace e prendere la decisione più difficile della sua vita. Qui incontrerà Teresa, una signora molto particolare che armeggia con i motori e con i fornelli, due delle sue passioni più pulsanti. Era una pilota di auto da corsa negli anni Cinquanta e sarà una guida, spirituale e non solo, per Lucia. Una storia che parla di amicizia, empatia al femminile e solidarietà, un racconto che sembra formare pagina dopo pagina un abbraccio, quello tra le protagoniste e non solo: un abbraccio che coinvolge anche chi legge.

Il secondo racconto di cui Quoziente di Ispirazione si compone parla di Anna, una ragazza che ha un sogno nel cassetto: diventare una cantante. Cercherà di raggiungere la sua massima aspirazione con l’aiuto di una madre che lotta per lei. Sua mamma fa la domestica a casa di un noto dj radiofonico e farà da ponte per permettere a sua figlia di realizzare il suo sogno. Anche in questo caso, protagonista della seconda parte del libro non è una sola donna ma una coppia di donne, legate stavolta dall’amore più forte che ci sia: quello materno, quello filiale. 

«Sono diventata talent dell’iniziativa di Audi – spiega – perché hanno visto in me una persona capace di ispirare le altre donne. Ma io stessa mi sono ispirata alle donne: l’idea del primo racconto, Miss Arrivederci, è nata pensando a Ada Pace, una delle rare donna pilota che gareggiava negli anni ’50 e ’60 in un mondo, quello delle auto da corsa, dominato dagli uomini; il secondo racconto, Il riscatto, prende spunto invece dalle ragazze di oggi che sognano di diventare cantanti e che vediamo nei talent show in tv».

Il contesto in cui e per cui è nato Quoziente di Ispirazione è Bookcity 2020, l’importante manifestazione dedicata al libro e alla lettura che quest’anno si è tenuta in streaming dall’11 al 15 novembre. Il ricco palinsesto, per la prima volta in formato esclusivamente digitale, ha raccolto l’entusiasmo di tanti appassionati bibliofili. 

E il libro di Sara Rattaro made by Audi è stato un successo, innanzitutto grazie alla sensibilità che sta alla base del progetto: un’empatia e una delicatezza tutte femminili, merito dei personaggi femminili con cui l’autrice ha una notevole dimestichezza. Le sue protagoniste donne, infatti, riescono sempre a risultare così realistiche e vere da sembrare in carne e ossa anziché ideali e cartacee. Il perché ce lo spiega la scrittrice stessa che nelle sue creature trova una proiezione speculare: «Sono 40enni che portano il peso di un cambiamento epocale: quello della famiglia. Io sono cresciuta immaginando che la mia vita sarebbe stata un clone di quella dei miei genitori, che stanno insieme da 50 anni. Sognavo il principe azzurro che mi avrebbe reso felice. Invece ho scoperto, come tante mie coetanee, che la maggior parte dei problemi che abbiamo incontrato, oltre a quelli lavorativi, è legata a condizioni amorose. Siamo state la prima generazione che ha potuto scegliere di non sposarsi e di essere indipendente, ma abbiamo gestito tutto col desiderio del focolare, di una vita sentimentale regolare. E ne siamo spesso uscite con grandi delusioni, sensi di colpa e la percezione di non essere adeguate. Io racconto una donna che vorrebbe trovarsi bene, adatta a questo momento. Il problema è che il momento è sempre in grande cambiamento».

Disponibile anche in formato podcast su Storytel.com (che per la prima volta ospita una produzione “targata” Audi), Quoziente di Ispirazione è un modo inedito e interessante per celebrare l’anteprima nazionale di nuova Audi Q2. 

È proprio “lei”, la nuova nata in casa Audi, a simboleggiare il progetto, con tanto di gioco di parole per cui la Q è la prima lettera di Quoziente e 2 corrisponde alle figure femminili che hanno ispirato il racconto della Rattaro.

Proprio come le due donne protagoniste di Q.I. Quoziente di Ispirazione che si rivelano role model in grado di ispirarci grazie alla capacità di guardare lontano, Audi Q2 ci stimola alla voglia di andare avanti, per arrivare a traguardi notevoli. 

In ciò l’auto diventa essa stessa uno specchio per noi donne: «La maggior parte delle donne che io conosco sono combattenti. Magari non lottiamo per gli stessi ideali, però in un modo o nell’altro siamo tutte in trincea: la famiglia, la conquista lavorativa, la maternità, il compromesso con l’amore… È sempre un tentativo di tenere tutto in equilibrio e finiamo con l’essere manager bravissime, madri infaticabili, mogli adorabili, figlie super presenti. Ecco: mi piace raccontare anche quel desiderio incredibile di fuggire, che poi non assecondiamo mai. Non credo esista una donna che non si sia alzata una mattina dicendo: “Ora faccio le valigie e non mi vedono più”».

Non un’auto che diventa veicolo di fuga (dentro e fuor di metafora) ma semmai un vero e proprio acceleratore personale grazie a un’innovazione capace di avvicinarci alla nostra idea di progresso. 

Audi Q2 è frutto della filosofia che sta alla base della celebre casa automobilistica tedesca. La mission di Audi, il suo nuovo manifesto, ha come motto “Future is an Attitude” e mette l’uomo al centro.
Tutto ruota attorno a noi, oggi più che mai. E lo sviluppo tecnologico deve essere al servizio delle persone e della società, apportando un contributo positivo, facilitando la vita e aiutando in questo delicatissimo momento storico. La simbolica ripartenza a cui guardiamo in questo periodo difficile è quella a bordo di Audi Q2. 

Quest’auto è in grado di accelerare il cambiamento e di affermare lo stile di chi la guida grazie a infinite possibilità di personalizzazione. Una vettura capace di avvicinarti alla tua idea di progresso e, al contempo, in grado di avvicinarti alle altre donne. In un circolo virtuoso di mutuo soccorso: la solidarietà è donna, non solo perché questo vocabolo risulta di genere femminile ma proprio per il fatto che il gentil sesso diventa gentile poiché forte di quella comprensione empatica e vicinanza che ci unisce.

«[…] con il mio lavoro di direttrice della narrativa nella casa editrice che mi scoprì 10 anni fa […] voglio fare per le altre quello che è stato fatto per me che ero una sconosciuta, laureata in Biologia: dare un’occasione alle esordienti. Mi piace leggere e pubblicare romanzi scritti da donne. Trovo in loro oggi una scrittura graffiante, intelligente, con tematiche nuove. E poi credo che ognuna di noi, laddove abbia ottenuto un risultato, debba voltarsi e aiutare un’altra donna a fare lo stesso passo. Io il mio contributo lo do così», conclude così Sara Rattaro.