Cronaca di una serata che doveva segnare un nuovo inizio. E lo ha fatto, anche se a rimbalzare sui social sarà – ahimè – l’infelice battuta di uno dei presentatori e non il fatto che una calciatrice riceveva il Ballon d’Or, il più importante riconoscimento del calcio professionistico europeo che, per la prima volta, si apriva anche al calcio femminile. A vincere è la 23enne Ada Hegerberg, attaccante norvegese oggi in forze all’Olympique Lione e nella nazionale del suo Paese, 186 gol su 193 presenze in carriera (in pratica, un gol a partita), nel 2016 già vincitrice dello UEFA Women’s Player of the Year Award, il premio che veniva assegnato alle donne prima di quest’edizione congiunta.

Un battuta fuori luogo 

La serata di gala, che si è svolta lunedì al Grand Palais di Parigi, verrà ricordata, dicevamo, anche per l’uscita fuori luogo del dj Martin Solveig che, nelle vesti inedite di presentatore, ha chiesto a Hegerberg di “twerkare” (un modo di ballare molto provocante che consiste nello scuotere energeticamente le natiche) per festeggiare il premio appena ricevuto, citando l’esempio di Kylian Mbappé, il giovane campione francese celebre per i suoi balletti-esultanza. Hegerberg (che non vedremo ai Mondiali di Calcio Femminile 2019), che ha risposto seccamente di no, è sembrata visibilmente infastidita dalla richiesta e per qualche secondo, almeno fino a quando non è intervenuto l’altro presentatore David Ginola, si è temuto che stesse per abbandonare il palco.


https://youtu.be/geZlbHo8F6k

Il “caso” social e le scuse tempestive

Solveig si è subito scusato, prima con un tweet e poi con un lungo post, riconoscendo di aver fatto una battuta che poteva essere fraintesa e aggiungendo di essersi chiarito personalmente con Hegerberg, la quale ha poi dichiarato che l’incidente si è risolto in fretta. Sui social, intanto, era già partita l’indignazione, tant’è che il dj ha dovuto spiegare anche che la battuta arrivava alla fine di un ballo condiviso tra lui e la campionessa, cercando di aggiungere un po’ di contesto alla clip impietosa, che ormai era diventata virale. In realtà, ci sono almento due cose che potremmo imparare dall’ennesima bagarre social, tanto più quando di mezzo ci sono atlete straordinarie come Ada Hegerberg. La prima è che di quelle come lei dobbiamo parlarne sempre di più e in maniera sempre più approfondita, esattamente come si fa per le controparti maschili, e la seconda è che, quando possibile, alle richieste senza senso si risponde con un secco “no”, e poi si passa avanti.