L’Italia è fra i Paesi europei in cui ci si sposa meno e i divorzi sono in continua crescita. Nel solo 2015, stando ai dati Istat, sono aumentati del 57% rispetto agli anni precedenti. Ma secondo John Gottman, guru mondiale nel campo delle relazioni amorose, molte rotture si potrebbero evitare, o anche solo gestire meglio, imparando a riconoscere certi comportamenti. «Le separazioni non arrivano mai all’improvviso. Ci sono sempre dei segnali sentinella. La difficoltà sta nel riuscire a coglierli. Spesso, infatti, si è troppo occupati o distratti per rendersi conto di cosa sta accadendo » conferma Roberta Rossi, presidente della Federazione italiana di sessuologia scientifica. In particolare, gli psicologi hanno indivuato sei comportamenti che ti dicono che nella coppia si è creata una distanza pericolosa. Se anche tu noti uno di questi segnali nel rapporto con il tuo compagno, prova a cambiare rotta con i consigli dei nostri esperti.
Diamo i numeri
Secondo gli ultimi dati Istat oggi la separazione arriva in media dopo 16,1 anni di matrimonio e il divorzio dopo 18,7 anni. Il risultato? Se a fine anni ’90 i separati erano soprattutto uomini e donne di età compresa fra i 35 e i 39 anni, oggi gli ex mariti hanno in media 47 anni e le ex mogli 44 anni.
1. Lo critichi e lo disprezzi
Secondo alcune ricerche dell’università di Washington, qualsiasi frase o comportamento che sminuisca l’altro sarebbe un chiaro segnale di probabile separazione. «Nel momento in cui i vostri dialoghi iniziano a basarsi soprattutto sui giudizi, gli “avresti potuto fare” e i “non sopporto quando fai così”, allora significa che state dimenticando i motivi per cui vi siete scelti, concentrandovi solo sugli aspetti che meno sopportate l’uno dell’altra. In questo modo rischiate di allontanarvi troppo» dice Maria Claudia Biscione, psicoterapeuta e sessuologa.
Riparti da qui Lamentati senza accusarlo in prima persona. Invece di dire: «Pensi solo a te stesso e ti disinteressi dei bambini», tenta con: «In questo momento faccio fatica a gestire tutto da sola, avrei bisogno di aiuto».
2. Fai fatica a spiegarti chiaramente
Nonostante i tuoi sforzi, hai l’impressione che le tue parole cadano nel vuoto? Uno studio di Christine Wilke, terapista di coppia della Pennsylvania, ha dimostrato che una comunicazione a senso unico può minare la fiducia e il senso di sicurezza nel rapporto. «La fatica a far arrivare i propri messaggi all’altro è un segnale di crisi. Forse sei tu che hai inconsciamente deciso di non investire più sulle vostre conversazioni perché troppo presa da altro. O forse è lui che è troppo distratto per prestarti attenzione. In ogni caso, se senti di non viaggiare sulla sua stessa lunghezza d’onda rischi di accumulare delusione e tensione e di trasformare ogni dialogo in un litigio» consiglia Roberta Rossi.
Riparti da qui Usa parole e toni gentili quando inizi a dialogare con lui. Secondo gli esperti della comunicazione, nel 96% dei casi sono i primi tre minuti di una conversazione a determinarne l’esito.
3. Rifiuti la sua opinione
Se raggiungere una certa autonomia di giudizio è un comportamento sano, rinunciare completamente al confronto con il proprio compagno è indice di un malessere. «Se serri le orecchie, rifiutando anche le osservazioni più intelligenti del partner, vuol dire che probabilmente stai perdendo stima in lui e non riesci più a considerarlo come un punto di riferimento. È un problema: una storia si basa anche sull’apprezzamento reciproco e sulla convinzione che lo scambio con l’altra persona possa migliorarci» commenta Maria Claudia Biscione.
Riparti da qui Mettiti nei panni dell’altro. Come ti sentiresti se fosse lui a non prendere mai in considerazione le tue idee? Secondo gli esperti, l’empatia è uno strumento prezioso che aiuta la coppia a uscire dall’impasse.
4. Provi irritazione per lui
Non riesci a sopportare alcuni suoi modi di fare o di dire? Rifletti non solo sul rapporto ma anche su te stessa. «Il fastidio che senti “a pelle” spesso deriva da un blocco del singolo più che della coppia: forse sei in una fase della vita in cui provi irritazione perché non riesci a cambiare e, di riflesso, mal sopporti anche l’altro» spiega Roberta Rossi. Se però il risentimento si trasforma in rabbia, potresti aver sviluppato una velata aggressività verso il partner. «La rabbia non è la semplice caduta delle illusioni iniziali, ma il sintomo di qualcosa che non ti sta bene nella coppia e di cui vuoi accusare il tuo compagno» racconta l’esperta.
Riparti da qui Scrivi cinque caratteristiche che ti piacciono di lui. Uno studio pubblicato sulla rivista Women’s health dimostra che ricordarti delle cose belle ti aiuta a non fossilizzarti su quelle che non vanno.
5. Ti senti una vittima
«Non mi capisci più». «Come al solito, pensi che sia solo colpa mia». Se questi pensieri diventano ricorrenti è il momento di fare un check up al rapporto. «La tua convinzione che l’altro sia il cattivo forse cela la tua rinuncia a mettere in discussione anche te stessa» sottolinea la dottoressa Biscione. Oppure il tuo erigerti a vittima potrebbe essere una reazione di difesa. «Se senti che ciò che fai è sempre sbagliato e hai l’impressione di essere continuamente a disagio forse è cambiato qualcosa dell’idea che lui ha di te» aggiunge Rossi.
Riparti da qui Non scaricare sempre su di lui colpe e responsabilità. Dire: «Non ti interessi più a me» è molto diverso dal dire: «Mi sento trascurata e mi piacerebbe ritornare a sentirmi importante».
6. Ti è difficile comunicare
Avete smesso di chiedervi ogni sera come state, spesso vi dimenticate di ringraziarvi, non vi raccontate più cosa avete fatto. Non sono segnali incoraggianti: la mancanza di dialogo potrebbe denotare un calo dell’interesse verso il partner o una scarsa voglia di condividere le vostre vite. «La comunicazione e l’intimità con l’altro vanno esercitati ogni giorno» conclude Biscione.
Riparti da qui Prova a riaccendere il dialogo. A cena, spegni tv e cellulari e raccontagli la tua giornata. Poi chiedigli com’è stata la sua. Sempre guardandolo negli occhi: le ricerche dimostrano che il contatto visivo accresce e favorisce il coinvolgimento.
Le cose da fare subito
Parla con il tuo partner per verificare se anche lui ha le tue stesse sensazioni. In quel caso cercate di capire insieme le ragioni.
Se per lui va tutto bene, chiediti se hai esagerato. «A volte tendiamo a ingigantire i problemi: approfitta allora del confronto per provare a valutare le cose con maggiore oggettività» dice Rossi.
«Con il tempo, anche i sensi tendono ad abituarsi all’altro. Provate a risvegliarli ricominciando a guardarvi negli occhi, riscoprendo il piacere di accarezzarvi e baciarvi, ritagliando dei momenti per chiedervi a vicenda se siete felici» conclude Biscione.