Bere un bicchiere di vino, di birra o di altre bevande alcoliche è una pratica che piace a molti, soprattutto in compagnia degli amici. Ma è necessario stare sempre attenti a quanto si beve e al modo in cui ciascuno di noi vive il rapporto con l’alcol per non correre il rischio di diventarne dipendente. L’alcolismo, spesso considerato un problema sociale, è in realtà una malattia complessa con molteplici sfaccettature. Non esiste, infatti, un unico profilo di alcolista ma, secondo il Desert Hope Treatment Center di Las Vegas, esistono almeno cinque tipologie di alcolismo.

L’alcolista cronico grave

Il profilo di alcolista più riconoscibile e stereotipato è quello del cronico grave. Si tratta spesso di uomini di mezza età che hanno iniziato a bere precocemente e che vedono la loro vita completamente sconvolta dalla dipendenza. La perdita del lavoro, della famiglia e della salute sono le conseguenze più comuni, insieme a una serie di problemi comportamentali e sociali.

L’inganno dell’alcolista funzionante

Se l’alcolista cronico grave è molto riconoscibile, l’alcolista funzionante è in grado di mantenere un’apparenza di normalità, svolgendo le proprie attività quotidiane, lavorando e relazionandosi con gli altri. Tuttavia, sotto questa facciata si nasconde una dipendenza che può avere conseguenze devastanti se non viene affrontata. Alcuni segnali che possono far sospettare un problema di questo tipo sono le voglie improvvise di alcol, i blackout e la difficoltà a controllare la quantità e la frequenza del consumo.

L’alcolismo nei giovani adulti

Un fenomeno crescente negli ultimi anni è l’alcolismo tra i giovani adulti. Questa categoria di persone tende a praticare il binge drinking, ovvero il consumo di grandi quantità di alcol in brevi periodi di tempo. Questa pratica, oltre a comportare rischi per la salute, può portare allo sviluppo di una dipendenza più grave.

Il profilo complesso del giovane alcolista antisociale

Il quarto profilo è quello del giovane alcolista antisociale, che si caratterizza per un inizio precoce della dipendenza e per una maggiore predisposizione a comportamenti antisociali e criminali. Spesso coesiste con altre dipendenze, come quella da nicotina e da marijuana, e con disturbi di personalità, come il disturbo antisociale di personalità.

I legami genetici con la dipendenza

L’ultimo profilo è quello dell’alcolista familiare intermedio, colui cioè che presenta un legame genetico con la dipendenza. Secondo il Desert Hope Treatment Center, si inizia a bere in età relativamente giovane, ma la dipendenza di sviluppa in modo più tardivo rispetto agli altri sottotipi.

I segnali da non ignorare

A prescindere dal tipo di profilo, ci sono dei segnali che è necessario tenere in considerazione per evitare di incorrere nell’alcolismo. Ecco alcuni indicatori: il primo è la perdita di controllo, ovvero la difficoltà a controllare la quantità e la frequenza del consumo; il secondo è la tendenza a dare priorità al bere rispetto ad altre attività e responsabilità o ancora la comparsa di problemi di salute fisica e mentale legati al consumo di alcol. Riconoscere i segnali non è semplice né per la persona interessata né per chi la circonda, ma è fondamentale per non ammalarsi.