Lo chiamano “l’effetto 50 sfumature”, quello che fa sognare anche alle più pudiche di incontrare il loro mister Grey con cui inventare giochi erotici e liberare le proprie fantasie sessuali. Ma il libro e il relativo film non possono bastare a motivare un trend in crescita. Infatti ora arriva anche la serie tv. La casa di produzione americana HBO sta girando “The deuce”, ispirata al mondo del porno, con protagonista l’attore James Franco. Piacerà alle donne?
C’è da scommettere di sì. Anche perché i dati parlano chiaro. Le donne di ogni età, proprio come avviene nel caso del sesso maschile, amano guardare materiale pornografico e per farlo si affidano alle ricerche in rete. Anzi, statistiche alla mano, sarebbero più donne che uomini a guardare filmati hard, o semplice materiale erotico, dal Pc o dallo smartphone. Lo fanno consultando i siti di video verticali dedicati alla pornografia, facendovi ricerche con parole chiave che cambiano di Paese in Paese e che messe insieme tracciano una strana mappa, composta dai gusti sessuali delle donne di diverse nazionalità. I numeri sono molto alti: uno dei portali più diffusi al mondo, PornHub, parla solo per il 2014 di un totale di ricerche porno per mano femminile di oltre 18 miliardi di termini, che hanno generato poi altrettante pagine viste.
Tre siti porno nella top 100 mondiale
Dati che fanno capire subito di che mole di traffico si stia parlando: non a caso ci sono tre siti pornografici che compaiono nella classifica dei 100 più visitati al mondo. E se i primi (dati Alexa 2015) sono come si può immaginare Google, Facebook e Youtube, nella top 100 ci sono Xvideos al 43esimo posto (che va forte in Sud e Centro America, Australia, India, Spagna), XHamster al 66esimo posto (è il più usato per esempio in Italia, ma anche nel resto d’Europa e in Russia) e il già citato PornHub al 76esimo posto (è suo il monopolio sul Nord America, ma vanta numeri molto alti in tutto il mondo).
Le parole più cercate
E allora, se le ricerche di materiali espliciti online sono sdoganate anche per le donne, e se di sesso ormai si parla senza pudore anche tra mamme, e se PornHub addirittura vuole lanciare il suo primo documentario e filmare un rapporto sessuale nello spazio (purtroppo però la raccolta fondi online non ha avuto i risultati sperati), i contenuti che più incuriosiscono l’universo femminile però cambiano molto da un anno all’altro. È sempre PornHub a prendersi la briga di fare i conti e le statistiche delle parole più cercate: i suoi dati sono davvero rappresentativi, tanto che li riprende anche l’Economist sotto il titolo “The Porn supremacy”, la supremazia del porno (femminile). E partono dai tre termini più ricercati dalle donne a livello mondiale: lesbian, threesome, squirt. Ovvero: l’orientamento sessuale lesbico, il rapporto a tre e lo squirting (eiaculazione femminile). A seguire, arrivano i termini black (nero), cartoon (fantasie sessuali legate al mondo dei cartoni animati), lesbian scissoring (parte del rapporto sessuale tra donne), gangbang (sesso di gruppo).
Se alle donne piacciono VIP
Tra le parole più cercate spiccano con un maggior tasso di crescita i video che mostrino personaggi famosi nell’atto sessuale. “Real celebrity sex tape” infatti batte per la percentuale di crescita anche le ricerche di massaggi e di masturbazione maschile nei confronti della donna. Mentre tra le personalità più amate, se a vincere è sempre una donna (la burrosa e sensuale Kim Kardashian), il primo uomo in classifica è un noto attore pornografico, l’americano James Deen. La curiosità tra donne comunque e le ricerche nella categoria lesbian battono sia quelle del piacere nel vedere due uomini copulare (categoria gay) e anche le dimensioni degli attributi maschili (categoria big dick).
L’identikit della donna italiana
Nel nostro Paese la parola più ricercata su PornHub resta Milf. La donna di esperienza infatti resiste come oggetto di desiderio e di curiosità nell’immaginario femminile e maschile. Mentre l’identikit della donna italiana che fa ricerche online è quello di una persona di circa 36 anni (peraltro in Italia si ha come nel resto dell’Europa occidentale una delle età più alte per le ricerche pornografiche rispetto al resto del mondo), che rimane online a guardare filmati più a lungo dell’uomo, per poco più di 8 minuti in media. Sul totale della popolazione, le donne collegate ai video pornografici sono invece il 23 per cento, mentre i maschi il 77 per cento.