Un tempo avremmo lenito le nostre ansie con una pallina antistress e un bagno caldo. Ora per rilassarci e, volendo, anche prender sonno possiamo smetterla di contare le pecore. Basta assistere a un video con bisbigli, fruscii o sussurri. Archiviati gli ormai obsoleti ovini, abbiamo l’imbarazzo della scelta tra unghie che picchiettano superfici, pranzi degustati davanti a un microfono e acqua che scorre. È l’ASMR, il nuovo fenomeno social che ormai spopola tra Instagram e YouTube. Acronimo di Autonomous sensory meridian response, in italiano: risposta autonoma del meridiano sensoriale. Indica un leggero formicolio alla nuca che scende lungo la schiena, fino alle estremità del corpo, associato a un profondo relax. È la sensazione che si prova in risposta a certi stimoli uditivi, tattili e visivi. Chi apprezza i video assicura che siano efficaci contro lo stress, l’ansia ma anche l’insonnia, solitudine e depressione.

C’è a chi piace sentire il cibo sbriciolato o masticato

Per capire di cosa stiamo parlando è sufficiente una rapida ricerca su Instagram usando l’hashtag #asmr oppure #asmrsounds. Ci imbatteremo in migliaia di video, di provenienza internazionale, con il medesimo scopo, ma contenenti i rumori più vari: lo scrosciare della pioggia al suolo, piedi che calpestano l’erba, dita che comprimono le bolle in pvc del classico involucro da imballo fino a farle scoppiare. Tra i diversi filoni Asmr, uno dei più popolari è senza dubbio quello alimentare. Il cibo viene stropicciato tra le dita o manipolato a piacimento. O, in molti casi, anche masticato e mandato giù, sempre a favore di microfono. Così da assicurare alla vasta platea di follower in ascolto una gratificazione immediata.

Anche il make-up si ritaglia una sua fetta di estimatori, come dire, acustici. E così c’è chi prova sollievo percependo il fruscio delicato di un pennello da blush o di una spugnetta che carezza la pelle. Infine tra le tipologie di Asmr più gettonate vanno menzionati anche i roleplay, giochi di ruolo con l’interprete del video che sussurra e produce piacevoli rumori nei panni del medico, l’infermiere o ad esempio, lo psicologo.

Chi sono le influencer del bisbiglio

Vera esperta della materia è di certo Chiara Asmr, di Reggio Emilia, volto di un canale YouTube seguitissimo (al momento in cui scriviamo conta 828.000 iscritti, in prevalenza donne) nonché autrice per Mondadori de “Il potere di un sussurro. La prima guida italiana all’Asmr”. Nel testo la creatrice di contenuti illustra come confezionare un video Asmr, ma prova anche a descrivere la reazioni di calma e serenità sperimentate dal suo pubblico, che nel tempo ha dato vita a una community sempre più vasta. Inoltre, riunisce in un glossario i termini inglesi che identificano i trigger, ovvero i vari stimoli Asmr. Ma Chiara ha diverse altre colleghe italiane su YouTube: come ad esempio DesyMagic (che vanta 146.000 iscritti), Fairy (139.000 iscritti) organizzatrice anche di eventi Asmr live o Sara (95.800 seguaci), per citarne alcune.

ASMR

Cosa scatena nel corpo l’Armr

Cosa accade nel nostro corpo con l’Asmr? «Si pensa che questi stimoli risveglino le sensazioni piacevoli provate da bambini e rimaste nascoste nella memoria. I soggetti che vi rispondono avvertono una profonda sensazione di rilassamento, uno stato emozionale positivo e di benessere psico-fisico, associato al rilascio da parte del corpo di neurotrasmettitori come endorfine e serotonina. In alcuni soggetti l’Asmr contribuisce ad alleviare il dolore cronico, la depressione, l’ansia, il mal di testa e l’insonnia, riuscendo a conciliare il sonno» spiega Sergio Garbarino, neurologo, docente nel Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Genova e membro del consiglio direttivo Aims, l’associazione italiana di medicina del sonno.

Chi è sensibile e chi si innervosisce

Tuttavia, non tutti provano le stesse sensazioni, alcuni potrebbero non avvertire nulla (circa il 30%) o esserne innervositi. «Sono più sensibili a questi stimoli, in base ai test psicologici, i soggetti aperti alle esperienze, più empatici e con personalità reattiva dal punto di vista emozionale. Nell’organismo di questi ultimi si verifica una riduzione del battito cardiaco, dilatazione delle pupille, aumento della conduttività della pelle, e ciò suggerisce che il fenomeno possa avere basi fisiologiche. Inoltre, alcuni studi hanno utilizzato la risonanza magnetica funzionale per studiare le aree del cervello coinvolte da una stimolazione Asmr: è emerso che ad attivarsi sono specifiche regioni cerebrali correlate alla ricompensa (reward), all’attenzione e al risveglio emozionale».

La medicina sta studiando gli effetti terapeutici dell’Asmr

Il fenomeno è stato, negli ultimi anni, anche oggetto di diversi studi. «Come quello di Giulia Poerio, ricercatrice dell’Università di Sheffield che nel 2018 ha dimostrato che l’Asmr è un’esperienza che può avere effetti terapeutici per la salute fisica e mentale: diminuisce la frequenza cardiaca, aumenta la conduttanza cutanea e regola le emozioni, promuovendo sensazioni affettive positive e la connessione interpersonale. C’è maggiore voglia di prendersi cura degli altri, un effetto simile al grooming tra primati (scimmiette che si spulciano a vicenda)” ci spiega il neuropsicologo Marco Mozzoni, docente a contratto dell’Università di Milano – Bicocca e autore de “La rivoluzione dei sussurri” pubblicato nel 2019. «Attenzione però, non siamo ancora arrivati a un’evidenza oggettiva forte: tutti i benefici sono, per il momento, speculativi: a oggi l’impatto positivo sulla salute è stato discusso solo sulla base di questionari di autovalutazione».

La pubblicità è interessata agli spot sussurrati

Secondo l’esperto, i grossi brand cominciano a usare le tecniche Asmr per le proprie campagne pubblicitarie, confezionando spot molto efficaci perché abbassano i toni in un mondo in cui tutti urlano. Le sperimentazioni, inoltre, riguardano anche la tv e mirano a creare persino nuovi format di giornalismo. «Ci ha provato ad esempio la BBC con Brexit ASMR in onda da marzo dello scorso anno. Nel corso del programma il giornalista Adam Fleming, curatore della rubrica “Brexitcast” bisbigliava i punti salienti della bozza di accordo per l’uscita dell’Uk dall’Ue, sfogliandone le pagine. Anche il National Geographic ha realizzato splendidi filmati con suoni e rumori naturali molto suggestivi» conclude lo studioso.