Un lutto importante, lo stress emotivo provato per la perdita di una persona cara può accelerare il processo di invecchiamento. Lo rivela uno studio della Columbia University Mailman School of Public Health e del Butler Columbia Aging Center. Gli scienziati hanno individuato marcatori biologici di un invecchiamento più rapido nelle persone che avevano perso un genitore, un partner, un fratello o un figlio, segnali che sono risultati assenti in coloro che non avevano vissuto la morte di un congiunto. La ricerca è stata pubblicata su Jama Network Open.

I problemi di salute correlati a un lutto prematuro

Il lutto, e il conseguente dolore provato, avrebbero – secondo lo studio – un impatto sui tessuti del corpo e sulla funzionalità degli organi aumentando potenzialmente il rischio di futuri problemi di salute. Allison Aiello, professoressa di epidemiologia alla Columbia University di New York, ha affermato che perdere una persona cara è un “fattore di stress significativo” e un’esperienza di vita costantemente collegata a una salute mentale peggiore, deterioramento cognitivo, problemi cardiaci e metabolici e una morte prematura.

Una ricerca sulle persone che hanno subito un lutto

I ricercatori hanno attinto ai dati dello US National Longitudinal Study of Adolescent to Adult Health – iniziato nel 1994-95 -, che ha seguito i partecipanti dall’adolescenza all’età adulta. Gli esperti hanno considerato i lutti familiari vissuti durante l’infanzia o l’adolescenza in un campione di 20.745 adolescenti. Lo studio ha esaminato le perdite vissute durante l’infanzia o l’adolescenza (fino a 18 anni) e l’età adulta (19-43 anni).

lutto

I dati sull’invecchiamento biologico sono stati valutati dal Dna del sangue. È emerso che le persone che hanno vissuto due o più perdite avevano età biologiche più avanzate. “La connessione tra la perdita di persone care e i problemi di salute nel corso della vita è ben consolidata – osserva Aiello – Ma alcuni stadi della vita potrebbero essere più vulnerabili ai rischi per la salute associati alla perdita e l’accumulo di perdite sembra essere un fattore significativo”.

Un rischio maggiore di malattie croniche

L’invecchiamento biologico è il declino graduale del funzionamento delle cellule, dei tessuti e degli organi, che porta a un rischio maggiore di malattie croniche. Gli scienziati misurano questo tipo di invecchiamento utilizzando marcatori sul Dna. Questi orologi epigenetici possono rivelare se l’età biologica di una persona è maggiore o minore della sua età cronologica, il che ha un impatto sul rischio di malattia in età avanzata. “Il nostro studio mostra forti legami tra la perdita di persone care nel corso della vita, dall’infanzia all’età adulta, e un invecchiamento biologico più rapido”, ha spiegato l’autrice Allison Aiello.