Il 21 ottobre oltre 670.000 persone hanno manifestato a Londra per chiedere un referendum sull’accordo finale tra il governo britannico e l’Unione Europea sulla Brexit. Obiettivo: ribaltare il risultato del voto popolare che nel 2016 decretò l’uscita di Londra dalla Ue, fissata per il 29 marzo 2019. Sia il governo di Theresa May sia l’opposizione laburista sono tiepidi di fronte a questa ipotesi. Anche se i nodi da sciogliere tra Londra e Bruxelles prima di ufficializzare la Brexit sono ancora molti: dagli accordi commerciali con gli altri Stati all’adesione al Trattato di Schengen, fino al confine tra le 2 Irlande.

Testi e disegni di Claudia Flandoli