Piogge intense e torrenziali alternate a prolungate siccità, ondate di calore terribile seguite da giornate di freddo improvviso e venti stile tempesta tropicale sono ormai all’ordine del giorno. Oltre a farci sbuffare perché non sappiamo come vestirci e se è arrivato davvero il momento del cambio armadio, mettono a dura prova il nostro benessere e la nostra salute. Ne è convinto Emilio Minelli, professore di agopuntura e medicina tradizionale cinese nel corso di Fisioterapia della facoltà di Medicina e Chirurgia di Milano. Il professor Minelli è autore, insieme a Fabrizia Berera, del nuovo libro “In salute con il clima che cambia”. «Le manifestazioni meteorologiche estreme a cui siamo sottoposti e le energie climatiche come il calore, l’umidità, il freddo e il vento, creano degli squilibri nel nostro organismo, a livello sia fisico ed energetico sia psichico» spiega l’esperto.
La medicina delle armonie
Un valido aiuto per prevenire e compensare le nostre debolezze, mantenendo forte il sistema immunitario e curando i disturbi e i fastidi più comuni, ci viene dalle medicine che hanno un approccio olistico ed energetico, come quella tradizionale cinese. «Nota come medicina delle armonie: ha lo scopo di mantenere il corpo in un equilibrio delicato ma perfetto, in modo da non farlo ammalare» continua il professore. In pratica stiamo parlando di un sistema antichissimo che unisce tante tecniche provenienti da tutto l’Oriente, una medicina “dolce” che cura il corpo ma anche la mente, perfetta per ritrovare quell’equilibrio prezioso messo a dura prova proprio dagli improvvisi cambiamenti climatici. Vediamo come.
Se fa troppo caldo e hai le palpitazoni
Il caldo, favorendo la fuoriuscita di liquidi come la linfa e aumentando la densità del sangue, incrementa il rischio di patologie cerebrovascolari, creando trombi e masse di sangue coagulato. Inoltre, con le alte temperature, il cuore è costretto a battere più velocemente e a lavorare più intensamente quindi il rischio di disturbi come palpitazioni, tachicardia ed extrasistole, è più elevato. Cosa fare?
«Per prima cosa bisogna cercare di disperdere il calore del corpo. Per farlo, sono ottime le foglie di menta (ne bastano due o tre) da aggiungere a una tazza di tè verde» consiglia Emilio Minelli. Un rimedio antico ma eccezionale, usato dai monaci cinesi per rinfrescarsi e togliere la stanchezza durante le lunghe ore di meditazione notturna. Una volta abbassata la temperatura, bisogna far circolare l’energia che se è bloccata fa funzionare peggio tutti gli organi, cuore compreso. Prova allora la digitopressione: con l’indice si schiacciano determinati punti, girando in senso antiorario come se si dovesse disegnare un cerchio. L’ideale è farlo per 5-7 minuti, 3-4 volte al giorno. «I punti da premere in questo caso sono il 36 Stomaco, che si trova sotto il ginocchio, e il 4 Grosso Intestino, all’apice del triangolo che si forma tra indice e pollice quando apro la mano» spiega l’esperto.
Se c’è troppo vento e hai mal di testa
Il vento nelle culture più antiche è sempre stato considerato ciò che anima il mondo. Qualcosa di ancestrale, così potente e capriccioso che ci può prendere e scuotere, un elemento che cerchiamo di usare a nostro favore ma da cui nello stesso tempo vogliamo difenderci, che suscita forti passioni ed emozioni. Ma anche grandi malesseri. «I venti di solito danno molto fastidio al sistema neurovegetativo, creando problemi come nevralgia, mal di testa e dolori muscolari al tronco» spiega il professore. In più, cambiano spesso direzione, all’improvviso. Lo stesso succede per i dolori che procurano: cambiano sede facilmente, scompaiono per poi riapparire repentinamente.
«Il rimedio contro gli squilibri provocati dai venti, è l’iperico secco, in pastiglie. L’ideale è prenderne due compresse al giorno, mattina e sera». Questa terapia non va bene se sei incinta o se usi la pillola anticoncezionale. In alternativa, c’è la wihtania somnifera in pastiglie, sempre due volte al giorno.
Se c’è troppa umidità e hai dolori e cattiva digestione
Come la nebbia ostacola la circolazione e ci costringe a rallentare quando siamo in macchina, così, secondo la medicina cinese, l’umidità, se è troppa, si accumula negli organi e nei meridiani, i canali in cui scorre l’energia vitale, ostacolandone il fluire. In pratica, provoca un ristagno di energia. A risentirne sono soprattutto l’apparato digerente, con una cattiva digestione, le ossa, con i reumatismi, e le gambe, con la cellulite.
«Per scacciare l’umidità dal corpo funzionano sia la digitopressione nel punto 6 Milza, che si trova una mano sopra il malleolo interno, sia il salice bianco, una pianta che cresce nel delta del Nilo con i “piedi”, ovvero le radici, nell’acqua, e che si crede quindi che l’asciughi». Mettine un cucchiaino da tè dentro a una pentola da 250 ml e bevi l’infuso due volte al giorno, mattina e sera. Non va usato se sei allergica all’aspirina o se soffri di gastriti perforanti. Per i problemi di cattiva digestione, è ottimo lo zenzero secco: basta mezzo cucchiaino in 250 ml di acqua
Un libro per approfondire
Le manifestazioni meteorologiche estreme, come piogge torrenziali e ondate di calore insopportabile, hanno diverse ripercussioni sulla nostra salute e sul nostro benessere. Lo sanno bene Emilio Minelli e Fabrizia Berera, super esperti di medicina tradizionale cinese e autori del libro “In salute con il clima che cambia” (Urra Feltrinelli, 16 euro). Un manuale che mescola saperi antichi e scienza moderna, e in cui possiamo trovare molti spunti e suggerimenti per rimanere in salute e stare bene.