La violenza sulle donne è un fenomeno di difficile misurazione perché in larga parte sommerso. Spesso si tratta di violenze dentro la famiglia, difficili da denunciare, situazioni in cui la donna si sente sola ad affrontare un dramma che, quando portato allo scoperto, sconvolge anche gli equilibri di vita di altre persone care. Nel primo trimestre 2022 (dati Istat) oltre il 61,4% delle vittime dichiara che le violenze sono subite da anni, dato in aumento sia rispetto al trimestre precedente (56,7%) sia allo stesso trimestre 2021 (53,7%). A partire dal terzo trimestre 2020 sono aumentate le richieste di aiuto di vittime che hanno subito violenza (13,3%, contro il 6% dei trimestri precedenti). Il dato è leggermente diminuito dal 2021 per poi attestarsi al 10.5% del primo trimestre 2022.
La campagna #LaMiaStoriaInvisibile
Far emergere quanto le storie di molestie e violenze siano circondate dal silenzio per chiamare l’attenzione di istituzioni, media e società sul tema della violenza di genere in ogni sua forma. È questo il cuore della Campagna #LaMiaStoriaInvisibile lanciata per la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre dall’associazione no profit Mama Chat, che dal 2017 fornisce assistenza psicologica e orientamento tramite uno sportello chat anonimo e gratuito alle donne vittime di violenza: oltre 25.000 le donne aiutate da Mama Chat attraverso lo sportello di ascolto online,
Per sensibilizzare e far sì che il maggior numero possibile di donne “invisibili” condividano la loro storia di violenza per renderla visibile, chiedere aiuto ed essere ascoltate, Mama Chat con la collaborazione dell’agenzia Connexia ha ideato #LaMiaStoriaInvisibile, una campagna – anche sui social con #LaMiaStoriaInvisibile – che invita a uscire dal silenzio e lasciare le proprie testimonianze sul sito https://mamachat.org/la-mia-storia-invisibile/. Un wall di denuncia, un luogo d’incontro virtuale dove non sentirsi sole, trovare coraggio e voltare pagina. L’obiettivo è creare un archivio online di testimonianze di chi è sopravvissuta o vissuta nella violenza e invertire la curva dei femminicidi perché l’invisibilità isola, fa crescere la paura e spesso uccide.
Lo spot della campagna #LaMiaStoriaInvisibile
Le donne che subiscono violenza oltre ad affrontare il dolore per quel che è successo spesso si sentono private della propria identità per le umiliazioni subite, incomprese e vittime del giudizio altrui. La campagna IN-Visibili vuole restituire a queste donne uno spazio protetto dove condividere la propria storia perché possano riconoscersi nelle voci di altre vittime.
La campagna di Coop con Differenza Donna
Coop dice no alla violenza sulle donne e mette in campo una moltitudine di strumenti e messaggi : l’iniziativa parte da una special edition del latte che arriva a scaffale in questo mese di novembre 2022. Circa 2 milioni di confezioni di latte UHT a marchio Coop (il quantitativo necessario per coprire un mese di vendita) con ben in evidenza il Numero Nazionale Antiviolenza e Stalking 1522 del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Un numero accessibile gratuitamente tramite canale telefonico e tramite chat (da sito o da Applicazione) dall’intero territorio nazionale, 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno, e in più lingue e che Differenza Donna gestisce con un gruppo di 30 fra operatrici, legali e mediatrici linguistico-culturali adeguatamente specializzate in violenza di genere.
Nel 2022 l’Associazione Differenza Donna è stata insignita del Premio Cittadino Europeo 2022 dal Parlamento Europeo per la sua campagna #siamotuttelaura contro violenza istituzionale, vittimizzazione secondaria e PAS.
Attualmente Differenza Donna gestisce 9 Centri Antiviolenza, 3 Casa Rifugio, 2 Case di Semiautonomia, 2 Case Rifugio per donne vittime di tratta degli esseri umani, 6 sportelli Emergenza Codice Rosa all’interno di importanti presidi ospedalieri della Regione Lazio. Differenza Donna APS dal 1992 ad oggi ha accolto nei Centri antiviolenza oltre 58.000 donne e 74.000 in uscita bambini e bambine dalla violenza.
#INSPERLEDONNE 2022: incontri nei punti vendita iN’s
Nell’ambito del progetto #INSPERLEDONNE 2022, iN’s Mercato – l’insegna italiana discount con oltre 540 punti vendita – in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne che si terrà il 25 novembre, parteciperà alla campagna di sensibilizzazione #UNROSSOALLAVIOLENZA di WeWorld per combattere ogni forma di sopruso verso l’universo femminile e dare un cartellino rosso alla violenza sulle donne. L’iniziativa, che vede il coinvolgimento di Alessia Mancini, madrina dell’insegna, si inserisce nel percorso di Corporate Social Responsibility di iN’s, che comprende l’insieme di attività e comportamenti responsabili che l’insegna adotta e promuove all’interno e all’esterno a favore del contesto di sostenibilità sociale e ambientale. A sostegno di questo progetto, che ha visto la partecipazione anche della Lega Calcio Serie A, iN’s attiverà una campagna di comunicazione che prevede il coinvolgimento di dialogatori nei punti vendita iN’s nelle città di Milano, Brescia, Bologna, Roma e Pescara, dove si trovano gli Spazi Donna, sportelli di ascolto e di aiuto in cui uno staff femminile specializzato permette di creare un luogo di accoglienza e di aggregazione per costruire relazioni di fiducia e favorire interventi che hanno l’obiettivo di restituire autostima, progettualità e autonomia a donne in difficoltà.
Lines e WeWorld: nuovo Spazio Donna e decalogo anti violenza
Lines e WeWorld, organizzazione che da 50 anni difende i diritti di donne, bambine e bambini in Italia e in 27 Paesi del mondo, consolidano la partnership, avviata già nel 2021 con l’opening dello Spazio Donna di Bologna, inaugurando un nuovo Spazio Donna a Pescara, città in cui l’azienda ha sede, e presentando un decalogo per individuare i principali campanelli d’allarme di potenziale violenza.
Diventano così 8 gli Spazi Donna WeWorld operativi, in Italia, ma la collaborazione è solo all’inizio e l’obiettivo è quello di portare aiuto in tutta Italia con l’apertura di altri centri che, oltre a sostenere le donne a rischio di violenza e in situazioni di fragilità, offrano percorsi di supporto psicologico e per l’empowerment femminile.
In Italia solo l’11% delle donne che subiscono violenza denuncia l’accaduto, di queste quasi il 40% addirittura non parla con nessuno di quello che ha subito, spesso per vergogna o addirittura perché le situazioni vissute sono ritenute la normalità. È quanto emerge anche dall’indagine – realizzata da WeWorld insieme a Lines -con il coinvolgimento di psicologi ed educatori dei centri presenti sul territorio nazionale – che ha portato alla stesura di un decalogo – consultabile sui social networks e negli Spazi Donna di WeWorld – con l’obiettivo di individuare i segnali predittivi e indicativi di potenziali forme di violenza nei confronti delle donne:
1. Quando si rivolge a me è spesso aggressivo ed utilizza un tono di voce molto alto.
2. Quando siamo con gli altri, mi contraddice in continuazione e sminuisce quello che dico.
3. Di fronte ad impegni concordati, li nega e dice che sono io che ho capito male.
4. Quando esco con le mie amiche, mi dice che non sono una buona madre e/o una buona compagna.
5. Vuole accompagnarmi sempre e dappertutto, non mi permette di uscire da sola.
6. Quando non sono con lui, devo tenere il cellulare sempre a portata di mano per rispondere subito a messaggi e chiamate da parte sua.
7. Vuole conoscere tutte le mie password di accesso (pc, social media, cellulare).
8. Qualsiasi tipo di abbigliamento che indosso viene giudicato inadeguato, perché il mio partner ritiene che attiri l’attenzione.
9. Non vuole che esca con le mie amiche perché le giudica stupide e ha paura che possano avere una cattiva influenza su di me.
10. Quando gli dico che mi interessa un lavoro, mi dice che io non sono capace e che non mi serve perché tanto provvede lui a me.