Negli Stati Uniti è già molto nota e apprezzata, frutto della ricerca di alimenti a minor impatto ambientale. In Italia, invece, è comparsa da poco ma ha un successo crescente perché è ritenuta più sostenibile e genuina, più buona e salutare. È la carne rossa grass-fed o “da erba”, ottenuta da animali cresciuti al pascolo, che non vengono nutriti con mangimi, grano o integratori ma con erba e fieno, e su cui i farmaci sono utilizzati al minimo, solo in casi di stretta necessità.
Questo sistema di allevamento consente a bovini, pecore e capre di vivere liberi o semibradi, di crescere in modo lento, con ritmi naturali e senza stress. E, com’è emerso da uno studio del Dipartimento di Scienze mediche veterinarie dell’università di Bologna, contribuisce alla loro salute e al loro benessere, favorendo anche la sostenibilità degli allevamenti.
Quali sono le sue caratteristiche
«L’allevamento al pascolo si riflette anche sulla composizione della carne che è più ricca di Omega 3, i cosiddetti grassi “buoni”» spiega Chiara Cevoli, biologa nutrizionista. «Inoltre questa carne contiene più antiossidanti e vitamine (A, E e del gruppo B), tra cui l’acido folico tanto importante in gravidanza. E poi ha meno batteri resistenti agli antibiotici rispetto alle normali bistecche di bovini allevati in stalla, nutriti a cereali e fatti crescere in fretta».
Essendo un alimento naturale la composizione nutrizionale della carne grass-fed risente delle stagioni, del clima e di quello che mangiano i bovini. In primavera ed estate, quando si nutrono di erba fresca, contiene più Omega 3 e vitamine rispetto ai mesi in cui mangiano solo fieno. C’è un altro vantaggio. Gli animali, liberi di muoversi, sviluppano più muscoli, e la carne che si ottiene risulta più compatta tanto che richiede una frollatura più lunga per renderla tenera. Anche il gusto ci guadagna: la carne è decisamente saporita, tanto che cucinandola si potrebbe evitare di usare sale e condimenti.
Viene prodotta anche in Italia
Gli allevamenti si trovano in Veneto, Piemonte, Lombardia, Sicilia e Sardegna. Le piccole aziende agricole che hanno scelto di far vivere all’aperto i vitelloni (ma ci sono anche pecore e capre), di nutrirli solo in modo naturale e di lasciarli crescere in modo lento sono circa una ventina. La maggior parte di loro aderisce all’Associazione italiana alimenti Grass-Fed Italia, che fa parte dell’alleanza internazionale degli “allevatori d’erba” nata all’ultimo Salone del Gusto, e al disciplinare di questo marchio collettivo, secondo cui i capi non possono essere macellati prima dei tre anni.
La trovi qui
La carne grass-fed viene venduta soprattutto via Internet. Sul sito dell’Associazione Grass-Fed Italia c’è la possibilità di acquistarla direttamente dai produttori associati, con prezzi che vanno dai 25 euro al kg per i tagli meno pregiati fino ai 40 euro al kg per il filetto. Si trova poi in alcune botteghe, come la Macelleria Popolare a Milano (in piazza Ventiquattro maggio, 4) e la Macelleria Marco & Elisa a Torino, che la spedisce anche in tutta Italia. Quella che arriva dall’Irlanda, invece, si compra su grassfeditalia.com e costa dai 27 euro al kg per noce o girello ai 55 euro al kg del filetto.